Crisi industriale, Macchia: «Puntiamo sui progetti che uniscono, subito una piattaforma Brindisi per il ministro Giorgetti»
Facciamo sistema, lavoriamo sui progetti che ci uniscono ed elaboriamo subito una piattaforma Brindisi da sottoporre quanto prima al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
L’incontro promosso dal sindaco di Brindisi ha portato ad un primo momento di sintesi sui problemi del territorio e sulla necessità di fare presto per mettere in campo tutte le azioni possibili al fine di superare la grave crisi occupazionale e le emergenze in corso provocate dalla decarbonizzazione in corso, dalle crisi preesistenti, dagli scenari a tinte fosche che possono derivare dalla Guerra in Ucraina e via discorrendo.
Il dato fondamentale che è emerso è che sono più le cose da fare che uniscono che quelle che dividono. Come Cgil di Brindisi crediamo a questo punto che sia utile per tutti puntare su tutti quei progetti su cui si registra la condivisione, che è pressoché unanime. Ed i progetti sono tanti: tutti d’accordo, ad esempio sulla convocazione di Enel per discutere del futuro di Cerano dopo lo stop di Terna alla riconversione a turbogas e per comprendere le intenzioni dell’azienda anche sugli investimenti previsti per le rinnovabili. Tutti d’accordo sul progetto Falck Renawbles-Kailia per la costruzione di un parco eolico off shore cercando di superare quelle criticità che rischiano di far virare la realizzazione verso Taranto e soprattutto ragionando in quell’ottica di filiera che promuova le aziende locali. Così come sui temi della tecnologia dell’idrogeno verde che porti a sviluppare oltre alla filiera di imprese anche un percorso virtuoso con Università, Cittadella e centri di ricerca. E ancora in tema di energia lavorare sviluppando il fotovoltaico. I progetti per il porto e sulla mobilità sviluppando l’alta capacità. Progetti su cui la Camera del lavoro insiste da tempo e solo attraverso i quali si può creare «lavoro buono», occupazione stabile e duratura per tante famiglie ed i nostri giovani. Progetti su cui chiediamo anche una assunzione di responsabilità da parte di Confindustria per la creazione di posti di lavoro degni di tale nome e che non siano viziati dalla precarietà o dallo sfruttamento.
Questo primo incontro è stato positivo nel merito e nel metodo, quello di coinvolgere tutti gli stakeholder che sono tutti chiamati a fare sistema.
I tempi sono stretti, lo diciamo da tempo ormai. Ma ci sono tante idee in comune. Bisogna iniziare da subito a lavorare su quelle elaborando in tempi brevissimi un pacchetto di proposte realizzabili ed esigibili per il territorio, già dalla prossima riunione, facendo rete e presentando una proposta unitaria per Brindisi.