Essere  artisti,  “uomini di cultura“, non vuol dire  valorizzare, naturalmente, se stessi e la propria opera e attività, ma, anche e soprattutto, altre, significative  e comuni risorse  umane e artistiche, fornendo, in tal  modo, un contributo  qualitativo  ed enorme  a far crescere la cultura della propria città  e  il territorio .

Questo  è   il brindisino   Angelo Antelmi,  uno che  “ l’ arte  ce l’ ha  dentro“, che, nonostante tanti anni di opere, iniziative, esperienze, vuole  sempre “ rinnovarsi“, attraverso, anche e soprattutto,    quella  “ originalità che fa parte del proprio essere, quel modo di coinvolgere gli altri.

Angelo, ai nostri microfoni,   ha più  volte  raccontato se stesso, un percorso umano, artistico , professionale, che va sempre   approfondito,  per conoscerlo   meglio . Lui è fatto così, senza  “ tanti clamori  mediatici   e, evidentemente  senza  quella “ commercializzazione del tutto“  che ci accompagna, ma sa essere, puntualmente,  incisivo, diretto, coinvolgente, determinato, persuasivo .

Ed è ancora più contento,  quando  racconta  gli altri  che fanno dell’ arte- cultura  “ un principio di  vita, perché  uno degli obiettivi  , personali  e della  sua associazione  “Il  Garofano  Verde“ è quello  appunto  di valorizzare  le risorse  umane  e artistiche  della propria  città, del territorio .

Nei giorni scorsi,  l’ Associazione   il  Garofano  Verde  ha inaugurato la Mostra   personale   di pittura   di  Ottavio  Santostasio.  

Ed  è  Angelo, nella nostra Video  Intervista    e nel  “ manifesto“ della mostra, a raccontare  “l’ arte di  Ottavio“,“ l’ uomo   Ottavio“, ma anche, ancora  una volta, se stesso .

“Ottavio   lo conoscevo da quando gestiva  in   Corso  Garibaldi  il  Wine  Bar.  Avevo visto qualcosa   appeso  in quel bar, ma avevo sorvolato.   Aprendo  poi  il Caffè   Letterario   a Palazzo Nervegna, mi  colpì un quadretto piccolo ma particolare. Gli   chiesi    chi   lo avesse fatto   e mi rispose  semplicemente  – io – . E   da allora mi  incuriosì  e gli chiesi  se  avesse fatto  un liceo  artistico  o un’ accademia   e  mi disse – No .  Lui  i quadri  li sognava  la notte e poi spontaneamente  li realizzava, erano dentro di lui, erano  nel suo  dna –  spontanei – .

Così  Ottavio  sviluppa le sue opere semplicemente, così come gli escono, senza  accademismi, ma , naturalmente, pieni  di intensità,  colore e bellezza . E’ un piacere per il Garofano  Verde  esporre le sue opere e darle  in  visione al pubblico, opere   da ammirare“.