“Il Governo come ormai sua consuetudine tira dritto senza ascoltare nessuno. Bocciando tutti gli emendamenti migliorativi proposti continua con la sua politica contro l’ambiente e contro la Costituzione. Seppur in una situazione di crisi generale queste scelte non sono giustificate!”, è il commento del deputato tarantino Giovanni Vianello (Alternativa) al DL sulle misure urgenti contra la crisi in Ucraina.

“Come già denunciato in commissione – continua Vianello – a prescindere dal livello di emergenza, le centrali a carbone e quelle ad olio combustibile produrranno energia in deroga ai limiti di inquinamento in aria delle norme nazionali, regionali  e alle prescrizioni AIA, in netto contrasto con la nostra costituzione sull’Ambiente. Inoltre la deroga varrà anche per la qualità dei combustibili con l’aggravante che tutto ciò non è legato al periodo di crisi che stiamo vivendo. Ribadisco che la nostra intelligence ha già chiarito che anche in caso di chiusura del flusso di gas Russo, l’abbondanza degli altri gasdotti e rigassificatori esistenti in Italia ci permetterebbe di affrontare il problema senza ulteriori infrastrutture.”

“Queste scelte nefaste, si ripercuoteranno in primis sui territori dove sono ubicate le centrali: La Spezia, Fiume Santo e Portoscuso (Sardegna), Brindisi, Torrevaldaliga (Roma), Fusina (Venezia) e Monfalcone (Gorizia). Ricordo che le centrali a carbone influiscono negativamente sull’ambiente e sulla salute in maniera pesante. Questi territori vedranno ancora una volta un peggioramento della loro condizione.” 

“Infine – conclude Vianello –  l’ARERA dovrà definire i corrispettivi dei maggiori costi sostenuti dalle centrali che molto probabilmente ricadranno sulle bollette già pesantemente aggravate dagli aumenti. Oltre al danno la beffa.”