In questo momento molto delicato per le sorti calcistiche della squadra della nostra città, impegnata in una difficile lotta per non retrocedere nel campionato di Eccellenza, ci spiace dover rispondere, nostro malgrado, alle affermazioni per niente meritate di chi dal torto vuole passare alla ragione.

Ossia di chi in qualità di Socio, anche se di maggioranza, ha sempre deciso tutto in autonomia, senza  mettere mai al corrente gli altri Soci delle decisioni prese nella gestione della società, e per questo doversi sentire un maggiordomo, come lui stesso ha affermato. Al Socio Arigliano non è chiaro che l’Associazione Perbrindisi  non è il suo bancomat e, se in passato la stessa ha versato molto più di quanto dovuto per la sua fetta del 5% delle quote societarie,  lo ha fatto perché si è sentita facente parte e coinvolta nelle dinamiche della società. Da quanto sopra accennato si evince, quindi, la  spasmodica voglia del socio Arigliano di apparire e gestire autonomamente la SSD Brindisi FC. Solo per fare un esempio, l’ultimo,  la stessa nomina del vice Presidente, verso il quale la scrivente sottolinea di non avere alcuna remora, è stato frutto di una sua decisione, della quale gli altri Soci non hanno avuto alcuna notizia.

Eppure, solo per ricordare, dall’anno 2015 la scrivente Associazione Perbrindisi si è spesa in tutti i sensi, sia finanziari quanto di collaborazioni gratuite, per riportare il Brindisi, disastrato a causa di una  radiazione, verso una condizione più dignitosa.

Allo stato attuale l’Associazione Perbrindisi, alla luce di queste incomprensioni tra Soci, che nulla di buono promettono per un sereno prosieguo del campionato in corso, come dei successivi,  esprime la propria volontà di cessione delle quote in proprio possesso,  lasciando le stesse a disposizione di eventuali subentranti o dello stesso socio Sig. Arigliano. Pur non ritenendo questo il momento giusto per le polemiche, e per il bene del calcio a Brindisi, TANTO SI DOVEVA.

 

Associazione PERBRINDISI