“Il ‘Bonus Investimenti Sud’, introdotto dalla Legge di Bilancio 2016, è un’agevolazione non prevista per gli imprenditori individuali, titolari di reddito agrario, che non realizzano redditi d’impresa.
Lo ha ribadito, alla Camera, il sottosegretario all’Economia Federico Freni confermando l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate, espresso già nell’agosto 2016, precludendo l’accesso all’incentivo agli imprenditori agricoli titolari di reddito agrario”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S), primo firmatario dell’interrogazione svoltasi in commissione Finanze a Montecitorio.
“L’agevolazione ‘Bonus Investimenti Sud’ – prosegue – consiste in un credito d’imposta per le imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ci duole constatare la preclusione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che poggia la lettura della norma sull’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate. Così facendo, la gran parte delle realtà produttive in agricoltura, costituita da imprese individuali e società semplici, rimane esclusa”.
“Per ovviare a ciò, abbiamo già presentato un emendamento al decreto Sostegni-ter, ora in discussione al Senato, che estende, fuor da ogni dubbio interpretativo, la platea dei beneficiari a tutte le imprese agricole, a prescindere dal reddito dichiarato. Ci auguriamo che la proposta normativa possa presto trovare accoglimento in Parlamento” conclude.