M5S Brindisi:Scopriamo adesso dal sindaco che non è ancora giunto il fatidico momento di approvare il Dpp
Dopo una interminabile fase di gestazione, nell’ultimo Consiglio comunale il presidente della commissione Urbanistica, Alessio Carbonella, aveva preannunciato che il Documento Programmatico Preliminare era finalmente pronto per essere discusso e approvato nell’assise comunale.
Ciò, per la felicità del Pd, che dopo un silenzio assordante sul tema, da qualche tempo aveva iniziato un pressing affinché si portasse il documento in Consiglio, ritenuto probabilmente il luogo adatto dove saggiare i rapporti di forza all’interno di una maggioranza fiaccata da esasperati tatticismi e divisioni legate alla figura dell’assessore Borri, foglia di fico dietro cui si celano i dissapori sulla differente visione urbanistica della città.
Tuttavia, scopriamo adesso dal sindaco che non è ancora giunto il fatidico momento di approvare il Dpp perché – udite bene – ci si è resi conto che è necessario individuare una nuova area per lo sviluppo industriale e per il cimitero. Flaiano direbbe che la situazione è grave ma non è seria. Ma come, dopo quattro anni di governo e un anno di discussioni in commissione Urbanistica ci si accorge solo ora che Brindisi ha un problema di spazi per gli insediamenti industriali e per il cimitero? È davvero una situazione esilarante, che però conferma l’assoluta mancanza di attenzione di questa Amministrazione verso il tema dello sviluppo.
Siamo chiaramente di fronte all’ennesimo colpo di mano del sindaco, il quale si sottrae al dibattito in Consiglio comunale richiesto a gran voce dal Pd, che umiliato si aggrappa al solito schema: si finge morto. Anzi, questa volta addirittura plaude – attraverso il proprio capogruppo – la scelta del sindaco, provando così a mascherare lo schiaffo politico ricevuto.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo sin da subito subodorato la pantomima messa in scena, tant’è che abbiamo disertato i lavori della commissione Urbanistica, che ritenevamo inutili e costosi. I fatti ci danno ragione. Questo Dpp è nato male e in effetti non meriterebbe di essere approvato: mai l’intera maggioranza se ne è assunta la paternità politica, ma soprattutto ritenevamo e riteniamo che il documento debba scontare una serie di passaggi procedurali previsti dalla normativa di settore. Ad esempio non abbiamo mai avuto notizia del Documento di Scoping previsto dalla Valutazione Ambientale Strategica e mai nessun carteggio relativo alla Copianificazione con gli altri enti è stato messo a disposizione dei consiglieri (anche di quelli che hanno vanamente partecipato in questo anno alle sedute della commissione Urbanistica). Oltre a questi passaggi richiesti dalla Legge, dunque, il Dpp dovrà ripartire nuovamente dalla casella iniziale (è già accaduto due volte nel corso di questa consiliatura), tra conferenze dei capigruppo, ennesime discussioni in commissione sulle “novità” individuate dal sindaco, un ulteriore viaggio in Giunta per l’approvazione – con delibera – delle linee d’indirizzo. Insomma, una trafila che lascia immaginare – con una certa dose di sconforto – che questa Amministrazione non solo non partorirà il Pug (che secondo l’assessore Borri sarebbe stato licenziato in meno di due anni), ma probabilmente neppure il Dpp! E forse, alla luce di quanto ricostruito, era quello che voleva qualcuno. Per la città, invece, rappresenta un bel disastro.