Non  avremmo mai pensato che sui Servizi Sociali a Brindisi si sarebbe aperta  una squallida querelle , fatta di incarichi nel neo costituito Consorzio , che di fatto sta bloccando la programmazione quella vera , quella che determina la qualità dei servizi.

Qualcuno rivendica per il suo Comune , pare, la figura del Direttore generale e quella della  Vice Presidenza con delega  esecutiva .

Tutto si sta giocando sui conti , della serva, come se i servizi alla persona fossero un pranzo in un ristorante , invece di un altro o di un aperitivo invece di un altro.

Siamo all’impazzimento totale , si sono rotte tutte le bussole . 

Il Comune di Brindisi, comune capoluogo, rappresenta 80% dell’ambito mentre il Comune di San Vito  dei Normanni solo il 20% scarso.

La razionalità porterebbe su tutti i servizi il contributo del Comune di San Vito dei Normanni pari al 20% dell’intero importo di spesa , ma di fatto questo non accade . 

Mentre le richieste di visibilità, pare, che  siano quelle di un socio di maggioranza , il Sindaco Rossi al quale esprimiamo tutta la nostra  solidarieta’, e’ in un cul de sac , se non trova un accordo economico e di visibilità, non potra’ far partire il nefasto Consorzio, gia’ deliberato dal Consiglio Comunale.

L’ alternativa sara’ quella   di non attivarlo, ma per fare cio’ dovra’ tornare in Consiglio Comunale e revocare la delibera di costituzione.

Si torni all’Ambito e si metta in mora il Comune di San Vito dei Normanni , con la richiesta risarcitoria per ristabilire le giuste quote di rappresentanza . 

Nessuno si sogni di effettuare tagli sui servizi, per mere ragioni di calcolo e di gestione nel proprio comune.

Nel nostro Comune aleggiano strani figuri , provenienti dalla vicina Francavilla Fontana , che , pare , vorrebbero gestire a loro piacimento i servizi sociali e quelli alla persona ,arrivando ad ipotizzare  per esempio stravolgimenti nel comparto dell’integrazione scolastica , tentando di applicare il pessimo modello di Francavilla Fontana dove le ore per gli utenti sono stati ridotte al minimo , con disagi enormi per gli utenti e per il personale. 

Qualche novello , scienziato ipotizza di trasferire la gestione ai direttori didattici , con il ruolo del Comune ridotto solo a versare i contributi , insomma uno squallore.

 La Pubblica amministrazione deve avere  ruoli di responsabilita’ in prima persona sui servizi ai propri cittadini, con un controllo , diretto o quasi , o con la terziarizzazione verso cooperative sociali di altissima professionalita’, il resto e’ solo squallido e freddo calcolo matematico

 Sui Servizi Sociali non si specula , non si guadagna , ma si concedono senza calcoli finanziari ,servizi a chi ha bisogno, quindi credo che ci siano sul tavolo del confronto due diversi modi di intendere la Funzione della Pubblica Amministrazione.

Sindaco Rossi , non abbia paura , convochi una conferenza stampa , porti i conti all’attenzione della cittadinanza , faccia sapere che in alcuni servizi importanti come l’integrazione scolastica il Comune di San Vito Dei Normanni invece di  quasi 382,000/00 euro ha versato solo circa  105.000/00 euro  per l’attuale servizio , mentre il Comune  di Brindisi ha dovuto trovare 500.000/00 euro in piu’, faccia sapere alla citta’ l’atteggiamento astioso e capotico di chi rivendica ruoli apicali non avendone diritto. 

Difenda la sua citta’ , saremo tutti con Lei, perche’ e’ una battaglia giusta .

Tutte le organizzazioni sindacali, difendano come hanno fatto in passato la dignità e le ore dei lavoratori.

Difendano gli utenti  da qualsiasi strategia di taglio ,da chi crede che il Sociale non deve avere  costi , ma ricavi, da chi crede che essere al servizio dei diversamente abili sia un peso e non una crescita di civilta’.

Da chi crede che una poltrona in un Cda vale molto di più di un sorriso di un bambino autistico.

Si esca dalla logica dell’appartenenza e ci si compatti in una unica battaglia di civiltà.

 Un ultimo suggerimento, SIG. SINDACO, chieda ai Consiglieri Regionali che si facciano promotori di una nuova legge regionale  sui Servizi sociali che determini per le citta’ capoluogo un solo ambito , senza nessun altro comune, alfine di evitare probabili atti di ricatto e di paralisi istituzionale.

                                                                               Claudio NICCOLI Idea per Brindisi