“La proposta avanzata dal Presidente della CNA di Brindisi Franco Gentile di promuovere la città a capitale dell’eolico offshore rappresenta una positiva sollecitazione alle istituzioni e al tessuto produttivo del nostro territorio.
La Puglia in questi anni ha fatto tanto in investimenti in fonti rinnovabili: siamo per questa lungimirante decisione tra i maggiori produttori di energia proveniente dal sole e dal vento. Da sempre affermiamo che l’eolico offshore è importante sulla via che porterà il Paese ad una reale transizione energetica. Non esiste da parte del M5S una obiezione in questa direzione.” Lo afferma, in una nota stampa, Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S.
“Dobbiamo al contempo- precisa il parlamentare pentastellato- anche riconoscere che non si tratta di veri e propri “parchi” o “campi” eolici ma ci troviamo davanti comunque a veri impianti industriali e il loro impatto paesaggistico deve essere valutato con grande attenzione vista la particolare bellezza delle nostre coste.
La proposta del Presidente Gentile è infatti quella di collocarlo davanti alla parte industriale di Brindisi proprio in ragione di questa problematica.”
“Come è noto il limite degli impianti eolici nel Mediterraneo- ricorda Aresta- è sempre stato fino ad oggi l’insufficienza dei venti forti in grado di rendere vantaggiosa la realizzazione di centrali eoliche off shore. Venti più forti ci sarebbero a largo delle coste, dove però, i fondali sono molto profondi, al contrario del mare del Baltico o del mare del Nord, dove i fondali sono bassi e i venti forti tutto l’anno. A queste problematiche è venuta negli ultimi anni una positiva risposta dall’evoluzione tecnologica di pale e rotori, riuscendo a catturare meglio le correnti d’aria, anche innalzando l’altezza delle stesse torri in grado così d’intercettare meglio i venti. Si è infine fatta largo anche l’idea di torri eoliche non più ancorate ai fondali marini ma trasformate in impianti galleggianti.”
“Apparentemente si tratta di questioni tecniche – sottolinea Aresta- ma anche queste sono oggetto delle audizioni che si stanno tenendo presso l’apposita commissione del consiglio comunale di Brindisi, al fine di trovare la soluzione più efficace, meno impattante e la più condivisa dalla cittadinanza. Come è stato ricordato esistono infrastrutture già presenti sul nostro territorio (la centrale di Cerano è una di queste) in grado di facilitare l’immissione nella rete elettrica nazionale di grandi quantità di energia.”
“Siamo in una fase storica – prosegue Aresta – in cui, a causa del conflitto in Ucraina e per la necessità di fronteggiare i cambiamenti climatici, l’intera filiera energetica basata sul gas e le fonti fossili è rimessa in discussione e ci impone scelte drastiche e coraggiose verso le rinnovabili. Questo non significa, per il nostro territorio, produrre solo energia, ma mettere a disposizione l’importante know-how della nostra industria e dei centri di ricerca anche nella produzione di pale e di rotori innovativi, capaci di fare di Brindisi la capitale dell’eolico a tutto tondo”
“Per questo – conclude il parlamentare – la politica deve accettare la sfida che ci viene proposta e fare sinergia e sistema delle nostre competenze e vocazioni. Al contempo non possiamo perdere questa occasione e dobbiamo procedere con grande intelligenza e innovazione.”