Oggi il gruppo regionale di Fratelli d’Italia Puglia ha denunciato, dopo un sopralluogo alla struttura, le lungaggini dei tempi e gli elevati costi per la conclusione dei lavori dell’Ospedale di Ostuni.
Un presidio centrale per l’intera Valle d’Itria, l’Ospedale di Ostuni -ora struttura Covid- da ormai 20 attende la chiusura dei lavori.
“Siamo venuti qui oggi a verificare lo stato del cantiere, aperto anni fa per il potenziamento del
nosocomio e ad oggi non ancora consegnato. Venti anni di attesa sono inconcepibili, ad oggi si pu? dire che siamo davanti ad una delle grandi incompiute della sinistra pugliese, in particolare del presidente Michele Emiliano”, ha dichiarato il consigliere regionale brindisino di FdI, Luigi Caroli.
A tutto questo deve aggiungersi il malumore delle categorie degli operatori sanitari, dei medici nonché dei pazienti che devono affrontare le interminabili liste d’attesa. Nel reparto di ortopedia ci sono 400 pazienti in attesa di intervento; circa 150 in chirurgia.
Durante il sopralluogo è stato possibile verificare lo spreco di soldi pubblici: nel 2004, a seguito di apposito Accordo di Programma, venne previsto un finanziamento (ex art. 20 della L. 67/1988, normativa in tema di edilizia sanitaria) di 3,3 milioni euro per la progettazione di un ampliamento della struttura; nel 2008 si aggiungerà un altro finanziamento di ulteriori 1,7 milioni per una variante. L’anno dopo, nel 2009, il PAL (Piano Attuativo Locale) della ASL previde un ulteriore ampliamento e mediante accesso al POR Fesr 2007-2013 furono investiti altri 774.545,46 per l’acquisto di un impianto di tomografia computerizzata, un impianto di mini RNM artroscan e un impianto di radiologia OPT, attrezzature acquistate, ad oggi presenti nella struttura ma inutilizzate. Ed il paradosso è che, per concludere i lavori, vengono chiesti ulteriori 8mln di euro senza che vi sia un progetto per parametrare i costi di consegna della piastra.
Incalzato da Fratelli d’Italia, il dg Asl Flavio Roseto, oggi ha immediatamente sollecitato il reperimento dei progetti. Roseto ha garantito che, una volta affidata la progettazione esterna, si potrà comprendere quali sono le somme necessarie per il completamento dell’ospedale; la nuova piastra servirà a servizi di diagnosi, di rianimazione e di degenza, come da progetto base. Quella di FdI non è una battaglia contro l’Asl di Brindisi ma l’intento di consegnare alla città un ospedale degno e continueremo ad incalzare finché non verrà bandita la gara.