La prima edizione del Festival Biennale Culturare 2022, svoltasi a Mesagne il 23, 24 e 25 aprile scorsi, ha lasciato una traccia di cui gli organizzatori e l’Amministrazione Comunale di Mesagne intendono far tesoro.
La conferenza stampa che si è svolta stamattina ha evidenziato gli aspetti sui quali si intende continuare a far leva: si guarda alla prossima edizione, che si terrà dal 25 al 28 aprile 2024, pensando agli eventi che nel frattempo si andranno a organizzare. E che hanno già un nome: ‘pillole di Culturare’, da farcire con date, idee e nomi da proporre per l’imminente stagione estiva. La formula sperimentata, intesa come sequenza operativa che lascia spazio alla creatività e ai piacevoli ‘imprevisti’, non si cambia. La destagionalizzazione, i territori e le collaborazioni che aprono alle intese pubblico/privato rappresentano gli elementi sui quali si vuole continuare a puntare.
‘La rete di collaborazione creatasi per Culturare, l’imponente presenza di 50mila persone che si sono riversate nei luoghi di svolgimento delle iniziative, la qualità degli appuntamenti e il gradimento registrato, rappresentano il capitale sul quale riteniamo che si debba continuare a investire per incentivare entusiasmo e risultati’, ha dichiarato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, richiamando i comuni che hanno aderito alla Rete e il prezioso supporto della Regione Puglia. E che sono Bari, Brindisi, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Conversano, Crispiano, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Lecce, Martina Franca, Maruggio, Mesagne, Mola di Bari, Nardò, Oria, Ostuni, Polignano a Mare, Rutigliano, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna e Villa Castelli, un elenco di preziosi sostenitori destinato, con ogni probabilità, a crescere.
‘La scelta di declinare la parola ‘cultura’ per trasformarla in verbo non è stata solo una trovata originale ma alla luce, delle aspettative realizzate, ci sembra anche molto azzeccata: MICExperience, il Comune di Mesagne e tutte le realtà che hanno aderito al progetto hanno costruito un modello e raggiunto un obiettivo che non era affatto scontato, sia per il periodo difficile che ci lasciavamo alle spalle, sia per quello in cui Culturare si sarebbe svolto’, ha commentato Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche, facendo riferimento al mese in cui il programma di iniziative si è tenuto.
‘La sfida era riempire le piazze non a luglio o ad agosto, quando è possibile beneficiare di flussi di turisti e visitatori che si spostano nelle realtà urbane a pochi chilometri dal mare e dai centri più grandi, ma ad aprile. Abbiamo dunque un dato inconfutabile: la gente che da fuori è arrivata a Mesagne per partecipare a Culturare lo ha fatto per ascoltare il convegno, un autore o un concerto che era stato scelto’, ha spiegato Pierangelo Argentieri, referente della rete d’imprese MICExperience che, insieme al Comune di Mesagne, ha nutrito l’intuizione e curato la realizzazione del Festival. “Desidero ringraziare anche le aziende private che hanno creduto in questo progetto – ha concluso Argentieri -, a partire dai main sponsor, il Centro Commerciale Appia Antica e Teknoservice, fino ai mecenati che hanno contribuito alla realizzazione di alcuni eventi del festival: Centro diagnostico OMEGA, Conserve Italia, Apulia Diagnostica, Expert Distante, Soluzioni alle Imprese, Unibed e Fials Brindisi”.
“Immaginare un festival nel suo andamento è come scrivere una partitura, è come orchestrare un territorio. Culturare 2022 è stato il Festival dell’ascolto, tutti coloro che hanno animato questa meravigliosa esperienza artisticomunitaria, hanno attuato, con grande sforzo, un modello di profondo ascolto che garantirebbe la Pace in qualsiasi momento e luogo. Ringrazio di cuore Pierangelo Argentieri , Toni Matarrelli , Marco Calò, il responsabile dell’organizzazione, Gianluca Zurlo, con l’organizzazione tutta, che ha creduto in una visione, in un desiderio, in un sogno, in una Direzione Artistica – ha concluso Mirko Lodedo, direttore artistico del Festival.
L’appuntamento per la seconda, attesa edizione è tra due anni, ma la macchina organizzativa di ‘Culturare’, fino a quella data, terrà accesi i motori.