L’OPI Brindisi celebra la professione infermieristica con un programma ricco di eventi
Ben dieci appuntamenti in sei giorni per festeggiare la “Settimana dell’infermiere 2022”, in concomitanza con la giornata internazionale dell’infermiere
Ricorre ogni anno il 12 maggio, data in cui nel 1820 nacque la capostipite dell’assistenza infermieristica Florence Nightingale, la giornata internazionale dell’infermiere. Per tale occasione, anche quest’anno, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Brindisi intende celebrare la professione rivolgendosi ad un’ampia platea di cittadini, con un programma di eventi che arricchiranno la seconda settimana di maggio, ribattezzata per l’occasione “Settimana dell’infermiere 2022”. A patrocinare l’iniziativa saranno la Provincia ed il Comune di Brindisi, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e l’ASL di Brindisi.
Dopo la presentazione in conferenza stampa del calendario degli appuntamenti, martedì 10 maggio, il programma entrerà nel vivo mercoledì 11 maggio, con un corso di formazione continua dal titolo “La rete trapianti ed il ruolo dell’infermiere nella donazione degli organi”, che verrà ospitato dall’istituto alberghiero “S. Pertini” di Brindisi, a partire dalle ore 14: all’evento parteciperanno anche rappresentanti del Centro Nazionale Trapianti e dei coordinamenti locali, oltre ai referenti AIDO.
Il giorno successivo, in occasione della giornata internazionale, un doppio appuntamento: alle ore 12 l’OPI Brindisi incontrerà le autorità sanitarie ed i professionisti della salute all’Ospedale “Perrino”, organizzando anche una celebrazione eucaristica; alle ore 18, invece, verrà inaugurata la mostra fotografica “Solo con gli occhi” del collega-fotografo Errico Tomaiuolo (noto sui social come Scrubnurseart), che resterà aperta fino a domenica 15 maggio presso l’ex Convento di Santa Chiara a Brindisi. Ad allietare la serata, subito dopo il taglio del nastro, ci saranno i “Brindisi Tabernacle” con una esibizione gospel.
La mostra fotografica continuerà ad essere un contenitore di eventi: venerdì 13 ancora un doppio appuntamento, con l’incontro di orientamento alla professione (ore 17) rivolto agli studenti universitari e degli istituti superiori ad indirizzo sanitario e, a seguire, la presentazione del libro (ore 19) “Le fatiche dell’imbermiero”, uno spezzato ironico sulla quotidianità della professione infermieristica scritto da Danilo Angelucci ed edito da Masciulli.
Sabato 14, alle ore 18, sarà invece la volta della cerimonia di chiusura del progetto “L’infermiere torna a scuola”, organizzato durante i primi mesi di quest’anno dalla Consulta OPI Giovani all’istituto “Ettore Majorana” di Brindisi, che ha visto la partecipazione di undici infermieri in veste di “docenti”: verranno presentati gli ottimi risultati del progetto e consegnati gli attestati agli studenti che vi hanno partecipato.
Per concludere, domenica 15 maggio, un ultimo doppio appuntamento: dalle 9 alle 12, gli infermieri saranno presenti in piazza, con un gazebo nelle città di Mesagne (villa comunale), Ostuni (piazza della Libertà) e Francavilla Fontana (piazza Umberto I) per effettuare screening di prevenzione sanitaria, lezioni di primo soccorso e fornire informazioni sull’accesso alle cure domiciliari, in collaborazione con la Cooperativa “San Bernardo” ed i locali comitati della Croce Rossa. In serata, a partire dalle ore 20, si terrà la cerimonia di chiusura della mostra fotografica, che ospiterà anche la consegna dei premi ai vincitori del concorso per le miglior tesi, da quest’anno intitolato a Vita Buongiorno e Sara Viva Sorge, colleghe prematuramente scomparse negli ultimi mesi.
«Dopo due anni difficili – commenta il presidente Antonio Scarpa – finalmente torniamo tra la gente per poter celebrare questa importante ricorrenza. Gli infermieri sono da sempre in prima linea per garantire assistenza, prevenzione ed educazione sanitaria e, con questo programma di eventi, intendiamo rivolgerci al grande pubblico per rimarcare la nostra grande professionalità. Nonostante le attestazioni di merito riconosciute nel primo periodo di pandemia – conclude Scarpa – ancora troppo spesso viene sottovalutata l’importanza del nostro ruolo nella società: intendiamo scendere in campo, su tutti i fronti, per ribadire che ci siamo e che sempre ci saremo, al fianco di tutta la popolazione».