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Fasano (Br).Zona 167, l’area adiacente al liceo «Da Vinci» sarà bonificata

Raggiunto l’accordo tra Asl e Comune. L’azienda sanitaria locale si è impegnata a restituire il terreno accollandosi le spese di abbattimento del manufatto esistente. Zaccaria: «Finalmente abbiamo trovato una soluzione che ci consentirò di tornare in possesso dell’area e di poterla riqualificare»

La restituzione dell’area al Comune con l’addebito dei costi del manufatto iniziato (e mai completato) a carico della Asl. 

Lo chiede l’amministrazione comunale all’azienda sanitaria locale di Brindisi con una nota inviata dal sindaco Francesco Zaccaria. 

La vicenda è quella che riguarda il terreno della zona 167 adiacente al liceo «Leonardo Da Vinci». L’area in questione era stata ceduta nel 1999 alla Asl che, con apposita convenzione, si era impegnata ad edificare un nuovo presidio multifunzionale territoriale. Presidio che però non è mai stato realizzato. In questi anni, infatti, è stata solo costruita la parte grezza del manufatto che non è stata mai terminata dalla Asl, determinando uno stato di degrado e di incuria della zona. Una settimana fa, nell’ultimo incontro, si è arrivati a un accordo: la Asl ha manifestato l’intenzione di restituire l’area, il Comune si occuperà dell’abbattimento del manufatto e della bonifica dell’area e la Asl coprirà i costi (circa 85mila euro). In virtù dell’accordo verbale il sindaco Zaccaria ha scritto alla Asl formalizzando gli accordi raggiunti in riunione. 

«Dopo una lunga istruttoria e dopo che la Asl ha terminato le verifiche interne rispetto al manufatto esistente finalmente abbiamo trovato una soluzione. Ringrazio i vertici dell’azienda sanitaria locale di Brindisi, guidata da Flavio Roseto per la collaborazione», precisa il sindaco. Intanto l’amministrazione sta già pensando a come riqualificare l’area: «Avvieremo una riflessione sul tema tenendo però presente che su quel terreno c’è un vincolo dell’autorità di bacino che, di fatto, ne limita le destinazioni possibili. La nostra priorità è comunque ripristinare la zona ponendo fine allo stato di abbandono e di incuria in cui si trova».

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