BRINDISI.Approvazione e l’avvio del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la costa adriatica.Incontro in Prefettura
Il ministro per il sud Mara Carfagna, ha convocato per martedì 28 giugno presso la prefettura di Brindisi, un incontro per formalizzare l’approvazione e l’avvio del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la costa adriatica.
Legambiente sottolinea l’importanza dei CIS e l’anomalia di una programmazione per area vasta che ha rallentato il riconoscimento del CIS per Brindisi, è però importante che oggi possa partire anche con la prospettiva che possano essere individuati nuovi progetti e nuove risorse finanziarie.
Sono da apprezzare i progetti che prevedono la riqualificazione e la salvaguardia della costa da Fasano fino al leccese, ma vogliamo soffermarci sui progetti nel comune di Brindisi a cui Legambiente ha dedicato tanta attenzione da porli al centro del dossier “Un’altra Brindisi è Possibile” e da Legambiente nazionale inserito nelle proprie proposte per il PNRR consegnate al Presidente del Consiglio Draghi ed alla stessa ministra Carfagna.
Gli interventi sulla costa nord brindisina sono fondamentali dal punto di vista strutturale e consentono di programmare un piano comunale costiero che rispetti l’obiettivo del nuovo consumo di suolo zero, la risoluzione del problema dell’abusivismo edilizio e la riqualificazione dei lidi e dei carenti servizi valorizzando innanzitutto i beni demaniali acquisiti dall’amministrazione comunale.
Per il Collegio Tommaseo, Legambiente ha prospettato la creazione di corsi di laurea concernenti scienze del mare ben puntualizzate dal rettore dell’Unisalento Pollice all’atto della presentazione del dossier associativo, ma anche la possibilità di riprendere la proposta dell’ex comandante della Capitaneria di Porto Canu, per realizzare un’accademia del mare consistente in programmi di alta formazione riservati a giovani ufficiali delle capitanerie di porto dell’Adriatico.
All’Isola di sant’Andrea Legambiente ha dedicato idee progettuali ed interventi richiamati di recente riguardo la propria riprogrammazione del progetto BON, specificando che il punto di azione primario dovesse essere, come pare possa avvenire attraverso il finanziamento iniziale inserito nel CIS, il recupero delle palazzine militari, oggi abbandonate, all’interno di una pianificazione complessiva e sistemica, che abbia al centro la valorizzazione del Castello Alfonsino.