“SALVAGENTE DEL TURISTA” 2022
Con la stagione estiva riprende a pieno ritmo il servizio “Salvagente del Turista” dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”.
Il “Salvagente” si propone di dare informazioni ed assistenza ad una particolare categoria di consumatore, il turista, appunto, il quale si trova ad essere spesso alle prese con problematiche quali, ad esempio, la c.d. “vacanza rovinata”, i ritardi e le cancellazione dei voli aerei e lo smarrimento bagagli.
“Il “Salvagente del Turista” è un servizio attivo, ormai, da molti anni – afferma l’avv. Emilio Graziuso – Coordinatore dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – attraverso il quale forniamo, in modo costante, informazioni ed assistenza ai turisti capitati, loro malgrado, in vicissitudini nel corso della propria vacanza”
Originariamente il “Salvagente” era attivo solo nei mesi estivi per poi divenire permanente dato l’aumento costante di cittadini che in tutti i mesi dell’anno si sono rivolti, e si rivolgono, ad esso per segnalare disservizi, per chiedere assistenza per danni subiti o, semplicemente, per chiedere informazione sui propri diritti.
“Negli ultimi due anni – prosegue l’avv. Emilio Graziuso – l’attività del “Salvagente” è stata focalizzata prevalentemente sulla tutela dei turisti e dei viaggiatori con problematiche legate alla pandemia e, quindi, alle prese con rimborsi per vacanze, voli, viaggi in treno annullati.
Negli ultimi mesi, stiamo assistendo ad un ritorno alle problematiche “classiche” del turismo ed in particolare alle richieste di assistenza per risarcimenti per danni da “vacanza rovinata””.
Di recente, l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” ha ottenuto una importante vittoria, dinnanzi al Giudice di Pace, il quale ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Ryanair a seguito di un ricorso promosso da alcuni viaggiatori.
Era accaduto che, nell’autunno scorso, erano stati acquistati da una famiglia, composta da madre, padre e figlia minore, dei biglietti aerei direttamente dal sito Ryanair.
Il giorno della partenza, quando i tre erano in aereoporto pronti all’imbarco, gli stessi venivano raggiunti da una telefonata da parte dell’asilo della minore, con la quale venivano avvertiti che l’intera classe era posta in quarantena per un caso di positività Covid 19.
Ovviamente, i tre viaggiatori non prendevano il volo e si sottoponevano alla prescritta quarantena.
Vani risultavano i tentativi bonari volti ad ottenere la restituzione delle somme corrisposte al momento dell’acquisto dei biglietti.
Di conseguenza, non restava ai consumatori altra strada che quella giudiziaria per ottenere la restituzione del danaro e, così, è stato.