Dal primo gennaio 2023 scatterà ufficialmente l’obbligo di affidare i lavori di importo superiore a 516mila euro legati ai bonus edilizi, ad imprese in possesso della qualificazione Soa, anche se la misura entrerà a pieno regime nel mese di luglio del prossimo anno.
La qualificazione delle imprese diventa, quindi, un requisito essenziale per accedere agli incentivi fiscali.
Il principio, chiaramente innovativo, mira a contrastare il far west nato intorno ai bonus, in un mercato in cui si affiancano soggetti fortemente strutturati a soggetti estremamente polverizzati che non possono garantire alcuna affidabilità.
Sarà ovviamente necessario farsi trovare preparati considerando che, per ottenere l’attestazione, i tempi non sono brevissimi (almeno 90 giorni) e proprio per questo motivo, stiamo predisponendo una apposita convenzione con una società di servizi specializzata nella consulenza ai fini dell’ottenimento dell’Attestazione Soa, che consentirà alle aziende associate – a condizioni vantaggiose – di acquisire l’attestazione necessaria ad eseguire i lavori.
La volontà di regolamentare il sistema al fine di arginare una concorrenza sleale da parte di aziende (o pseudo tali) che operavano senza nessuna garanzia, con evidenti e gravi ripercussioni anche sulla sicurezza, ci trova perfettamente in linea.
Ma, al contempo siamo costretti ad evidenziare come i provvedimenti volti a mettere ordine, che si sono nel tempo susseguiti, abbiano provocato una serie di problematiche anche piuttosto serie.
Ci riferiamo, in particolare al “cortocircuito normativo” che ha causato il blocco della cessione dei crediti fiscali, causato dal decreto Antifrode dell’11 novembre 2021, emanato con urgenza dal Governo per contrastare le truffe.
Praticamente tutti gli istituti bancari, Cassa depositi e prestiti e Poste, hanno deciso di chiudere i rubinetti a questo tipo di operazioni con il risultato che le imprese non hanno più liquidità.
E’ necessario ed estremamente urgente intervenire per disinnescare una bomba economico – sociale che è sul punto di esplodere.
Nei prossimi giorni, come Associazione, avvieremo una interlocuzione con il sistema bancario, coinvolgendo le aziende che purtroppo stanno affrontando l’ennesima catastrofe.
Le imprese, associate e non, che hanno queste difficoltà possono scrivere al seguente indirizzo mail (segreteria@ancebrindisi.it) per organizzare un incontro finalizzato ad affrontare il problema.
Una crisi che questa volta, per molti, potrebbe significare il fallimento del lavoro di intere generazioni.
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi