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SUPERBONUS, L’ON.GEMMATO DAL PREFETTO DI BARI PER RILANCIARE IL GRIDO DI ALLARME DEL SETTORE EDILIZIO

Questa mattina l’on. Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Puglia, ha incontrato Sua Eccellenza il Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, per discutere del Superbonus e delle conseguenze disastrose per il comparto edilizio, che potrebbero verificarsi anche sul piano sociale.

Gemmato, con il dott. Aldo Bindo, presidente nazionale del CRSN (Centro Ricerche e Studi Nazionale costituito da giuristi ed economisti di impresa), ha rilanciato il grido d’allarme del settore che ha registrato una sensibile crescita con la misura del Superbonus 110%, e chiesto un intervento al Prefetto affinché si attivi per prevenire una emergenza sociale che a breve metterà in ginocchio migliaia di imprese, lasciando a casa i lavoratori.

Secondo il dott. Bindo, la fotografia della situazione è impietosa: sono più di 15mila i lavoratori, di cui più di 8mila nella sola provincia di Bari, impegnati in lavori del settore grazie agli incentivi fiscali legati soprattutto al Superbonus. Lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro.

Le aziende del settore sono fortemente preoccupate, perché le criticità che stanno emergendo rischiano di creare fortissime tensioni sociali: la metà delle aziende è ad un passo dal portare i libri in tribunale se non si sbloccano i pagamenti, perché le banche hanno chiuso i rubinetti e non accettano più la cessione del credito. Questo è il problema più urgente.

Per questo motivo l’on. Gemmato ha ritenuto opportuno voler illustrare al Prefetto le difficoltà legate ai numerosi crediti non più cedibili e fermi nei cassetti fiscali delle aziende per effetto delle tante evoluzioni che il provvedimento ha subìto negli ultimi mesi: soldi anticipati dalle imprese, senza poi riuscire a trasformarli in liquidità. Per l’Agenzia delle Entrate non c’è un termine entro il quale le banche devono rispondere alla domanda di cessione, per cui si è creata una situazione di stallo poiché i fondi delle banche sono esauriti e le imprese restano con il cerino (anzi, con il credito) in mano. Il timore è che si possa generare il ricorso al credito mediante “piattaforme non convenzionali”, con l’evidente rischio di infiltrazioni da parte di operatori spregiudicati. Fratelli d’Italia, per quanto nelle sue competenze, terrà alta la guardia e verificherà con i soggetti interessati che questo non accada.

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