Ci mancherai Benito,il tuo “ grande senso della solidarietà”, la tua voglia di stare con gli altri, la tua musica. E mi mancherai ….
E no, questa non dovevi proprio farcela…. Non doveva essere un “ capitolo” della tua bella, ineguagliabile, emblematica e favolosa vita, sempre al servizio degli altri, dei più deboli, di una comunità ( quella brindisina) che tu, sino all’ ultimo, sognavi migliore.
E no caro Benito, te ne sei andato troppo presto… avevi, ancora, tante cose da fare, pensare, organizzare, per la tua famiglia, i tuoi amici, la tua città, la tua grande passione ( e che passione… condivisa con molti.. la musica, che ti dava emozioni infinite), quel mondo del volontariato e dell’ associazionismo che ti ha sempre apprezzato e voluto bene, per una sanità e un ambiente migliore , un maggior rispetto per i diversamente abili e le loro esigenze e aspettative .
Tu eri ( anzi.. sei ) fatto cosi’, non ti tiri mai indietro, quando c’è da proporre, da scrivere , da fare, da “incalzare” anche le istituzioni , quella politica a cui, ti sei “ timidamente” affacciato, nel periodo in cui ci siamo conosciuti . Ed è nata immediatamente un’ amicizia vera, consolidata dal tuo garbo, la tua enorme carica di simpatia, la tua schiettezza.
Lo sanno bene i tuoi “fratelli” dell’ associazione GULLIVER 180, da te fondata, portata avanti con orgoglio, tanta determinazione e un impegno straordinario, per evidenziare, far conoscere ulteriormente ( anche e soprattutto all’ attenzione delle istituzioni) le problematiche di chi soffre, di chi si sente solo, abbandonato a se stesso. Un percorso portato avanti con il dott. Franco Colizzi e il CSM ( Centro di Salute Mentale di Brindisi), Sergio Quaranta, in sinergia con le altre associazioni di volontariato e il CSV POIESIS Brindisi , e sì, anche con la mia umile collaborazione .
Quegli amici, cittadini, che in una dolorosa mattinata di un 19 luglio che non si potrà mai dimenticare, presso la Chiesa dei Salesiani e con un commosso Don Vito ( tuo amico e consigliere), ti hanno dato un emozionante e coinvolgente tributo, quello che si deve ad una persona per bene, un uomo straordinario e grande amico come te .
Tutti insieme, con la tua bella famiglia, tua moglie Rossella ( se mi posso permettere, grande donna che non ha mollato neanche un attimo), i tuoi figli che, anche sui social, hanno ribadito, se ancora ce ne fosse bisogno, “ l’ orgoglio di aver avuto un padre come te”. E la tua musica, possiamo anche chiamarla “ compagna di vita e di sentimenti”, ha accompagnato il tuo feretro, la tua anima, all’ uscita dalla Chiesa dei Salesiani, momenti di profonda commozione ( ma anche disperazione) in cui gli applausi hanno sottolineato la tua vita, il tuo essere, il tuo “ segno” nella comunità brindisina .
E le mie parole? Caro Benito, anzi FRATELLO BENITO, sai benissimo che non sono “ di circostanza”, o “ guidate” dalla voglia quasi scontata di dedicarti un articolo, ma da parole sincere, “ obbligate”, sentite, uscite fuori da un cuore che è in grande sofferenza, anche tormentato.
Tu, Benito, che ( a differenza anche di altri) hai sempre speso una parola sulla mia brutta e paradossale vicenda personale e lavorativa, mi hai sempre sostenuto e difeso ,come un fratello che, forse, da parte mia, avrebbe meritato qualcosa in più .Tu sarai sempre presente nei miei pensieri, nel mio cuore, pensieri, sentimenti che custodirò con cura ed enorme gratitudine e ti chiedo scusa, se nel periodo della tua malattia, ho mancato in qualcosa .
Benito Giglio, una persona per bene, semplice, generosa e determinata, a cui la comunità brindisina, la sua città devono dire grazie, e già lo stanno facendo , seguendo soprattutto il tuo esempio, la tua “ pesante” e significativa eredità di valori.
E, un giorno…. Benito, ci rincontreremo, in un Paradiso in cui continuerai a deliziarci con la tua bella voce, coinvolgente, la tua “amica musica”, i tuoi strumenti da Karaoke che erano uno spasso, un’ occasione da non perdere .
CIAO BENITO, TI VOGLIO BENE.