In questi giorni l’aeroporto “del Salento“ di Brindisi sta vivendo notevoli disagi sul fronte dei voli in ritardo, cancellazioni e un mare di passeggeri che per partire affolla terminal, senza aria condizionata, non ancora del tutto pronti a fronteggiare siffatti transiti. 

Le Categorie della CGIL del sito aeroportuale, Filcams e Nidil, da tempo hanno segnalato che, a fronte di una prevista e positiva ripresa del traffico aereo di tipo turistico e non, nonostante l’abnegazione ed il sacrificio di lavoratori e lavoratrici che prestano servizio in aeroporto, ci sarebbero potute essere forti criticità, disagi e scompensi dovuti ad una direzione aziendale non  all’altezza di un aeroporto dalla forte vocazione internazionale.

Già negli scorsi giorni si è assistito a transiti pari a 20.000 passeggeri, ma il mal funzionamento del sistema di condizionamento e il conseguente raggiungimento di picchi di temperatura oltre i 30 gradi ha reso infernale la giornata lavorativa di tanti lavoratori diretti e degli appalti, oltre che da incubo il viaggio di tantissimi turisti.

E’ possibile soprassedere e non aver cura del microclima del luogo di lavoro così fortemente frequentato che potrebbe produrre tantissimi inconvenienti? 

L’aeroporto di Brindisi è il punto di arrivo e di partenza del tanto decantato Salento. 

Che immagine vogliamo dare del nostro territorio? 

I disagi sono sotto gli occhi di tutti, ma sembra sia difficile, per chi gestisce lo scalo brindisino, trovare una soluzione.       

La concorrenza sui costi sta impoverendo il settore, non c’è abbastanza personale né a terra né in volo e quello che c’è in molti casi è precario ed in somministrazione, spesso chiamato a fare anche doppi turni, per sopperire alle mancanze ed ai disagi creati da un’organizzazione che non sta reggendo agli scompensi, è chiaro che le condizioni sono peggiorate e le strutture non sono in grado di reggere questa onda d’urto così imponente.        

Bisogna intervenire al più presto, per tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del sito aeroportuale, già molto provati e che rischiano mancamenti (come accaduto), ma anche dei passeggeri costretti a stazionare nelle varie sale a temperature elevate.   

Le scriventi sono fermamente convinte che il porto e l’aeroporto della città adriatica siano volano del turismo territoriale e nazionale, fonte preziosa in questo delicato momento storico ed è per questo che non ci si può permettere mosse sbagliate di questo genere.

Chi viene in Puglia nota e critica anche questi dettagli.

 

La Segretaria Generale FILCAMS                                        Il Segretario Generale NIDIL

             Claudia Nigro                                                                    Luciano Quarta