Sportelli CATA Confartigianato a disposizione delle imprese.
“Già a partire dal prossimo 18 luglio sarà possibile presentare domanda per il riconoscimento delle attività storiche e di tradizione della Puglia. L’avviso consentirà agli imprenditori pugliesi titolari di aziende storiche di entrare a far parte di una vera e propria rete regionale di valorizzazione e accedere a una serie di vantaggi”.
Così Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, commenta la pubblicazione sul BURP n.75 del 7/7/2022 dell’avviso pubblico regionale a valere sulla L.R. 30/2021, finalizzata a tutelare e valorizzare il patrimonio delle aziende pugliesi che possono vantare una “insegna storica”, intesa non necessariamente come elemento fisico, ma come denominazione comunemente utilizzata nei confronti della clientela e identificativa dell’impresa.
La legge premia il contributo allo sviluppo economico, culturale e turistico generato dalle attività caratterizzate da una combinazione di fattori legati alla continuità nel tempo, ai prodotti offerti, alla storicità della denominazione oltre alla collocazione in strutture architettoniche e in contesti di particolare interesse storico o culturale per la comunità, come i centri storici. Più le attività sono risalenti nel tempo, risultano fedeli alla tradizione e conservano connotati storici e identità, arredi e caratteri vintage, più rientrano nella tutela riconosciuta dalla Regione. La legge distingue le attività in tre macro-categorie: botteghe artigiane storiche; negozi storici (esercizi commerciali); locali storici (ristorazione e somministrazione alimenti). A loro volta queste aree contemplano tre categorie a seconda degli anni di esercizio dimostrabili: 30, 40 o 70. In particolare, le imprese che possono provare 70 anni di attività potranno vantarsi del titolo di bottega, negozio o locale “patrimonio di Puglia”.
Le aziende che saranno riconosciute potranno utilizzare appositi marchi regionali, fregi e vetrofanie, per comunicare alla clientela la loro appartenenza a questo speciale “club”.
Secondo Sgherza: “tutelare queste attività è un’operazione meritoria dal punto di vista culturale e sociale, ma anche sotto il profilo economico e turistico. Ciascuna di loro è un concentrato di storia, conoscenze e saper fare: alcune sono diventate importanti al punto da identificare una zona, un quartiere o da essere citate in libri e film. Inestimabile, poi, il loro contributo in termini di specializzazione delle maestranze e supporto alla crescita professionale. Tutelandole, proteggiamo l’essenza del nostro territorio. Ringraziamo quindi l’assessore Delli Noci e le strutture di Regione Puglia per il grande lavoro che abbiamo svolto in stretta collaborazione”.
Le domande potranno essere presentate tramite il supporto dei Centri di Assistenza Tecnica C.A.T.A. Confartigianato Puglia, i cui sportelli sono a disposizione in tutta la regione. Gli imprenditori interessati possono fin da subito chiedere informazioni sulla documentazione necessaria a presentare la candidatura.