Dopo le segnalazioni giunte da diversi lavoratori circa la presenza di percolato stagnante nel piazzale della piattaforma ecologica di Via Muri a Mesagne il Sindacato Cobas stamattina ha fatto visita alla struttura per verificare la sussistenza delle condizioni di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro.

Condizioni che ovviamente non c’erano in quanto la situazione vista era davvero spaventosa per la quantità di liquame sversato e giacente nel piazzale e che a causa delle alte temperature inevitabilmente evapora.

Vapori potenzialmente pericolosi per la salute che finiscono per essere inalati dai lavoratori addetti alla piattaforma e dai lavoratori che dalla piattaforma passano per il tempo necessario a completare le operazioni di trasferenza dei rifiuti.

I cattivi odori dei vapori però non si avvertivano solo all’interno del piazzale della piattaforma ma si avvertivano anche per un raggio di centinaia di metri intorno alla piattaforma all’interno del quale sono ubicate diverse attività produttive della zona industriale di Mesagne.

Per cui il rischio inalazione di questi vapori non è solo per i lavoratori diretti della Azienda che gestisce il ciclo della raccolta di rifiuti nella città di Mesagne ma anche dei lavoratori delle aziende limitrofe alla piattaforma di Via Muri.

Il liquame evidentemente si accumula sul piazzale al momento della trasferenza dei rifiuti da automezzo a automezzo poiché, molto verosimilmente, i cassoni degli automezzi e/o degli scarrabili non sono evidentemente a tenuta “perfettamente” stagna come le normative in materia impongono.

Il percolato presente ormai sistematicamente quasi ogni giorno nella struttura oltre ad essere un problema di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro per tutti i lavoratori rappresenta anche un problema ambientale in quanto potrebbe infiltrarsi nei terreni limitrofi e di conseguenza nelle falde.

Non è la prima volta che questo accade purtroppo.

Da diverso tempo il Cobas aveva sollecitato il Comune e le aziende, che si sono sono susseguite negli ultimi anni e che di fatto hanno gestito la piattaforma, a risolvere definitivamente la problematica ma oltre agli impegni mai nessuno si è prodigato per mettere in sicurezza la struttura, a salvaguardia della salute dei lavoratori e dell’ambiente.

Il Sindacato Cobas, dopo il sopralluogo di oggi presso la piattaforma e dopo un breve colloquio con il dirigente del servizio Ecologia e Ambiente del Comune di Mesagne, ha deciso comunque di lasciare traccia scritta inoltrando per vie formali una richiesta di intervento urgente non solo all’Azienda ma anche al Sindaco della città, all’Assessorato di competenza, al Comando della Polizia Municipale di Mesagne e allo Spesal di Brindisi affinché intervengano, per quanto di propria competenza, per risolvere la problematica immediatamente e in via definitiva.

Il Cobas e i lavoratori ora si attendono che gli impegni vengano finalmente mantenuti perché la situazione non è più sostenibile e un ulteriore ritardo non può più essere tollerato.