Dinanzi ai dati ufficiali del nostro Istituto Nazionale di Statistica, dubito che si possano avere ancora dubbi sull’efficacia di una misura pensata e voluta dal Movimento 5 Stelle e messa in campo dal Governo Conte.

Il Reddito di cittadinanza, insieme con il Reddito di emergenza, è stato durante tutto il periodo pandemico e post pandemico un vero e proprio salvagente per tante famiglie senza il quale sarebbero affondate completamente“. Lo dichiara la parlamentare Francesca Galizia, esponente pugliese del MoVimento 5 Stelle, a margine della pubblicazione dell’ultimo rapporto annuale dell’Istat.
 
“Le misure di sostegno economico erogate nel 2020, tra le quali appunto il RdC, hanno contribuito in maniera determinante a scongiurare che 1 milione di individui (circa 500mila famiglie) si trovassero in condizione di povertà assoluta – aggiunge – Guardando, infatti, i dati contenuti nell’ultima appendice Istat del rapporto emerge che il numero dei nuclei percettori di RdC nel mese di maggio 2022 è risultato pari a 934.764 unità, con un numero di persone coinvolte uguale a 2.117.738 e un importo medio mensile di 575,27 euro. Le cifre, poi, circa l’ammontare dei nuclei percettori e quello delle persone coinvolte chiaramente aumentano se insieme al RdC consideriamo anche la pensione di cittadinanza (PdC): il primo dato sale, dunque, a 1.050.584 unità, mentre il secondo raggiunge i 2.249.439 di individui. Il Sud e le Isole in valore assoluto ovviamente figurano rispetto al Nord ed al Centro del Paese quelli con una richiesta maggiore tanto di RdC quanto di PdC – spiega la parlamentare 5 Stelle – La Campania si piazza nel Sud, e dunque in tutta Italia, prima tra le regioni con il numero maggiore di nuclei e individui percettori di reddito e pensione di cittadinanza. La nostra Puglia, invece, osservando sempre le cifre assolute, si colloca al terzo posto nel Sud, a distanza dalla Campania e dalla Sicilia”.
 
Sono stati, inoltre, pubblicati per la prima volta dati ISTAT sulle forze lavoro, combinati con dati provenienti da fonti amministrative e rilevazioni campionarie, svolte dall’Istituto, inerenti le misure di sostegno al reddito via via introdotte in fase pandemica, rivelando quanto, sebbene le erogazioni del RdC siano tradizionalmente destinate a famiglie con una prevalenza di componenti inattivi, a partire da maggio 2020, queste sono diminuite (dal 69,7% al 57,2%), e sono aumentate invece considerevolmente le erogazioni alle famiglie con una prevalenza di individui occupati (dal 19,9% al 30,8%). Tuttavia – prosegue Galizia (M5S) -, anche se si sono registrati aumenti tra i percettori di occupati questi pare siano rimasti lavoratori con impieghi tali da non consentir loro di emergere dal disagio e fare almeno del RdC. Questo il motivo per quale come M5S insistiamo perché oltre a garantire il RdC sia necessario intervenire perché aumentino gli stipendi dei lavoratori attraverso il taglio del cuneo fiscale e l’introduzione del salario minimo“.
 
Il Reddito di Cittadinanza resta, dunque, un porto indubbiamente sicuro per tante famiglie, ma è chiaro che non possa continuare ad essere l’unica soluzione nel contrasto della povertà assoluta nel nostro Paese“, conclude la deputata Francesca Galizia.