ADOC Brindisi : e’ vera emergenza ambientale lungo la costa Nord di Brindisi!
Alle immagini a colori ritraenti uno stupendo litorale dal valore inestimabile dal punto di vista ambientale, storico e paesaggistico e agli odori della macchia mediterranea prendono sempre più posto le immagini in bianco e nero di vaste discariche, a causa di veri e propri traffici illeciti di rifiuti anche pericolosi, e l’odore nauseabondo degli scarichi illegali di liquami nei terreni a ridosso delle abitazioni, anche a causa dell’assenza di una rete idrico fognaria che consenta di mettere in sicurezza le zone già perimetrate e di preservare ambiente, coltivazioni e migliaia di persone dalle condotte illecite di alcuni.
Una situazione gravissima agevolata dall’indifferenza delle pubbliche amministrazioni interessate a vaste porzioni di territorio ognuna per quanto di propria competenza: Regione, Provincia e Comune di Brindisi. Assenza o inadeguatezza dei controlli e la mancata attivazione di servizi adeguati utili a mitigare l’azione antropica nel periodo estivo e la desertificazione nei periodi invernali determinano situazioni inaccettabili. Poche, pressoché nulle, le attività di tutela specie delle zone demaniali e comunali invase da materiale edile, RAE e persino Eternit in quantità non trascurabili. Riteniamo, inoltre, non di rilevo le operazioni di contrasto a fenomeni più volte denunciati dalla scrivente alle autorità competenti e agli organi di controllo. Criticità a cui riteniamo si debba dare quanto prima una soluzione pena la distruzione di un patrimonio. Pensiamo che la programmazione con i fondi Cis se da una parte tende a valorizzare il litorale dall’altra trascuri un elemento essenziale quella relativa al recupero urbanistico delle zone perimetrate dotandole delle necessarie infrastrutture garantendo la tutela dell’ambiente. Su fronte dei controlli chiediamo l’utilizzo delle nuove tecnologie ma riteniamo non più differibile l’insediamento a Brindisi di un nucleo operativo ecologico dei carabinieri ed il rafforzamento del reparto della Forestale ed il potenziamento dell’Arpa. Riteniamo una contraddizione per un territorio dichiarato ad alta crisi ambientale e che tenta faticosamente di uscire dalle criticità non poter disporre di organi di monitoraggio e controllo adeguati. Per quanto sopra, facciamo appello alla sensibilità della politica locale affinché ciò si concretizzi quanto prima abbandonando i proclami e promuovendo azioni di coordinamento tra le varie componenti che dovrebbero garantire il controllo del territorio e tra queste Carabinieri della Forestale, Polizia provinciale, Polizia locale, guardie ecologiche volontarie ed associazioni.