“Non può che destare preoccupazione l’ennesimo atto di violenza ai danni di un operatore sanitario avvenuto a Taranto. Voglio esprimere la mia solidarietà all’operatrice di radiologia aggredita al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata e a tutti gli operatori, purtroppo sempre più spesso sotto tiro mentre svolgono il loro lavoro.

Questo episodio, l’ultimo di una sempre più lunga serie,  ripropone ancora una volta il tema della sicurezza per chi lavora negli ospedali. Non possiamo restare a guardare: bene ha fatto il presidente dell’OPI Taranto a chiedere l’istituzione di un tavolo in Prefettura, ma serve una cabina di regia permanente in Regione per capire come intervenire in maniera sistematica, e come riorganizzare la rete dell’emergenza – urgenza sempre più in affanno. Per ridurre gli accessi impropri ai Pronto Soccorso serve riorganizzare l’assistenza territoriale, in modo da rispondere ai bisogni delle persone fragili e garantire la presa in carico dei pazienti cronici. Gli utenti si recano al Pronto Soccorso perchè non c’è assistenza di prossimità: l’istituzione dell’infermiere di famiglia o di comunità per cui mi batto da anni serve a questo, come dimostrano i dati secondo cui nelle regioni come la Toscana, in cui questa figura c’è già, si è registrata la diminuzione della spesa sanitaria grazie alla riduzione del 20% dei ‘codici bianchi’ al Pronto Soccorso e del 10% delle ospedalizzazioni, ed è migliorata la qualità della vita dei cittadini. Solo così potremo garantire anche una maggiore sicurezza agli operatori sanitari. Il mio grazie va a loro per il grande lavoro che fanno tutti i giorni:serve agire per garantire adeguate condizioni lavorative”. Così il capogruppo del M5S Marco Galante.