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BRINDISI.Crisi energetica per la Filctem Cgil è allarme: “Forte preoccupazione per la tenuta occupazionale”

I continui aumenti dei costi del gas e dell’energia di questi ultimi mesi mettono in grande difficoltà famiglie e imprese, bisogna incrementare i salari e lavorare da subito per disporre a livello europeo un tetto massimo sul prezzo del gas.

Nel nostro territorio sono forti le preoccupazioni in vari comparti: tessile, gomma/plastica e chimica, settori che occupano in maniera stabile svariate centinaia di lavoratori.

Per la FILCTEM CGIL è prioritario mettere in sicurezza i lavoratori e i loro salari, gli aumenti dei costi gli effetti della crescita dell’inflazione sono sempre più insostenibili e impattano sul potere d’acquisto. 

La crisi energetica sta compromettendo competitività e continuità produttiva di molte aziende e in questo difficile scenario si annunciano i primi ricorsi agli ammortizzatori sociali per incremento dei costi energetici e contrazione di commesse. 

C’è bisogno di ricercare rapidamente un piano straordinario per recuperare in Italia una autonomia energetica, in assenza della quale non ci sono prospettive sui piani industriali e produttivi per molte aziende. 

L’Italia è il secondo Paese industriale in Europa, e siamo tra i più grandi Paesi industriali nel mondo. Si rischia di mettere in discussione il futuro della manifattura, questo è il momento di fare politiche industriali orientate con un indirizzo pubblico nei settori strategici.

Nel periodo del Covid i lavoratori hanno già pagato un prezzo altissimo con sacrifici e contrazione dei salari ora si ritrovano, loro malgrado, vittime di questa nuova speculazione economico-finanziaria che si ripercuote sui bilanci delle famiglie. 

Sono inderogabili iniziative economiche certe, rapide e coraggiose per mantenere la continuità occupazionale e per scongiurare conseguenze irreparabili sul tessuto produttivo. 

La tenuta economica e sociale nelle imprese, in particolare di quelle energivore, diventa fondamentale per garantire l’occupazione dei lavoratori diretti e dell’indotto, servono interventi urgenti per mettere in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie con una strategia energetica di lungo respiro. 

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