BRINDISI.PRI,Mercatini: si faccia finalmente chiarezza!
Non è mio costume intervenire su fatti di cronaca giudiziaria. Men che meno intromettermi in diatribe che riguardano altre forze politiche.
Ma visto che la vicenda che è oggetto di aspre polemiche tra le forze di maggioranza che governano il Comune di Brindisi ed alcuni esponenti politici comunali e regionali si è ampliata sino a ricomprendere la gestione dei mercatini che vengono organizzati in occasione delle feste civili e religiose vorrei ricordare che nella Assiste del 18 maggio scorso proposi un ordine del giorno, poi fatto proprio dall’intero Consiglio Comunale, con cui impegnavo Sindaco e Giunta a predisporre un apposito Regolamento che eliminasse ogni zona d’ombra che spesso caratterizza questo tipo di iniziative.
In particolare proponevo che con il Regolamento si predisponesse un calendario delle date e delle ricorrenze in cui fosse possibile organizzare dei mercatini, stabilendone le modalità di svolgimento ed i luoghi in cui farli svolgere. E ancora che si prevedesse l’emanazione di un avviso pubblico da parte dell’Amministrazione per la scelta dell’Ente o della Associazione cui affidare l’organizzazione del mercatino stabilendo anche la tipologia di Enti ed Associazioni abilitate ad organizzarlo e prevedendo che le domande di partecipazione degli operatori fossero indirizzate alla Amministrazione che dovrebbe poi provvedere a smistarle all’Ente od Associazione individuata privilegiando la partecipazione dei commercianti brindisini.
Niente di tutto questo è stato purtroppo ancora fatto e appare quindi comodo, per tenere lontano dalla propria persona ogni tipo di responsabilità, trincerarsi oggi dietro la circostanza che spesso sono gli stessi organizzatori a proporsi alla Amministrazione presentando una semplice Segnalazione Certificata di Inizio di Attività.
Solo adottando regole certe, nel segno della più assoluta trasparenza, si possono evitare infiltrazioni o condizionamenti di alcun tipo.
Non resta allora che augurarsi che nella direzione da me indicata si proceda senza ulteriore indugio.