ItaliaPolitica

Matteo Salvini a Bari : “ Noi non sputiamo sangue, portiamo solo idee e programmi concreti per cambiare il Paese“.

Lunedì  scorso,  il  segretario   della   Lega   Matteo  Salvini   è stato  protagonista    di un  comizio   a  Bari  (  in   Largo  2  giugno ), in cui, insieme  ai candidati  pugliesi  per  le imminenti elezioni politiche  di domenica  prossima, ha  ribadito  i programmi  del suo partito,  senza   far  mancare   neanche     qualche  duro  attacco  al  Centro   Sinistra  e al  Presidente  della  Regione  Puglia  Michele   Emiliano  .

Molti  sostenitori  presenti ( provenienti  da quasi tutta  la   Puglia ),  diversi  dirigenti  e rappresentanti  regionali  e brindisini    della   Lega,   un   Matteo  Salvini,  come   al  solito,   determinato   nell’ esposizione  delle proprie  idee  e convinzioni, tra  cui, puntualmente,   quella  di  “ vincere   le elezioni politiche  e cambiare le  sorti  di  un  Paese    ancora  alle prese    con gravi  problemi  e    vittima  dei fallimenti  del   Centro   Sinistra  “.

  Accuse,  battute   “ pesanti”,  soprattutto   contro   Letta  e  Emiliano .   “    Visto  che  , di solito,  c’è     la  fuga  di cervelli   all’  estero ,  a  Parigi  lo aspettano”  e  poi   “      Noi  non sputiamo  sangue, portiamo  solo idee  e programmi    concreti   per  cambiare  il   Paese  “..

Diversi  i temi  trattati    dal segretario  leghista   .  Lì eliminazione    della   Legge  Fornero  (  considerata  da  Salvini  “ un’ infamia  e   una grande  ingiustizia  “ )  , il  Reddito  di   cittadinanza  (   “noi non vogliamo  eliminarlo, ma  modificarlo   in maniera concreta “ ),    la  Sanità   (   “ la Puglia  deve  favorire  una migliore sanità,  più  in  linea   con le esigenze  dei cittadini, i  bisognosi, i  disabili  “),  l’  Agricoltura   (  “  abbiamo  una soluzione,  quella  di  portare  un rappresentante  leghista   al  Ministero    dell’  Agricoltura  “).

E     poi,  rivolgendosi  ai  cittadini pugliesi,   un  altro  affondo   a Michele  Emiliano    :  “  Se  il vostro  patrimonio   , i vostri  contenitori  culturali  fossero  gestiti    non da     Roma   ma  dalle  Regioni, ci sarebbero  più  opportunità   e più  lavoro   “.

Condividi: