Presentata la stagione di prosa della Città di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese
Nino Frassica, Amanda Sandrelli, Paola Turci, Antonio Catania, Nancy Brilli, Katia Ricciarelli, Nadia Rinaldi e Paola Barale sono solo alcuni dei grandi nomi che compongono il cartellone 2022/23
Sono dieci gli appuntamenti che dal 18 novembre all’11 aprile comporranno la stagione teatrale 2022/2023 del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Una stagione che porterà sul palco del Teatro Kennedy alcuni dei nomi di eccellenza del teatro italiano. Da Nino Frassica e Amanda Sandrelli, a Paola Turci, Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini; da Nancy Brilli e Chiara Noschese a Giulio Scarpati, Carolina Rosi, Tony Laudadio e Nicola Di Pinto; da Katia Ricciarelli e Fabio Ferrari, Nadia Rinaldi, Claudio Insegno con la partecipazione di Paola Barale a Cesare Bocci e Galatea Ranzi, sono questi i nomi dei protagonisti di una stagione che racchiude commedia, riflessione, divertimento e memoria in un alternarsi di appuntamenti in grado di costruire un percorso di crescita del pubblico e del teatro.
«Torniamo a teatro, torniamo a riappropriarci fisicamente dei nostri spazi di cultura – dice il sindaco Francesco Zaccaria – quegli spazi che ci sono mancati negli ultimi due anni ma che a Fasano abbiamo sempre mantenuto vivi per i nostri ragazzi cercando, anche a distanza, di non perdere mai il filo con le arti. Quella che sta per iniziare sarà una stagione ricca di appuntamenti con un filo conduttore che abbraccerà tematiche di grandi attualità: il rapporto con i figli, il ruolo della donna, le inquietudini del tempo presente. Rifletteremo, rideremo, ci incuriosiremo e, soprattutto, ci arricchiremo. C’è grande fermento a Fasano attorno al mondo del teatro, è una vivacità bella che coinvolge le scuole, le famiglie, tanti appassionati e che ci rende orgogliosi e ci spinge a lavorare nel segno di una proposta culturale che ogni anno mira sempre di più al coinvolgimento di generazioni diverse affinché tutte si sentano protagoniste del fantastico mondo del teatro. In particolare, ancora una volta, il nostro primo pensiero va ai giovani per i quali in questi anni abbiamo sempre programmato e attuato politiche che potessero incentivarne la partecipazione come spettatori e come protagonisti (penso per esempio alla loro presenza nelle giurie dei festival del teatro amatoriale). Questo è stato e sarà sempre il nostro orizzonte nella certezza che la curiosità genera cultura e la cultura si alimenta della curiosità in uno scambio continuo che fa crescere tutti noi».
«Mai come per questa stagione siamo fieri di portare in città spettacoli di calibro e spessore altissimo con nomi molto noti al pubblico – aggiunge l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli -. Come di consueto la scelta è stata fatta per accontentare un po’ tutti i palati e quindi si sorriderà con Frassica e si rifletterà molto con Cesare Bocci che porterà sul palco del Kennedy un lavoro sul rapporto con i figli. Non poteva mancare la mia personale scelta sul tema del femminile attraverso una fedele rivisitazione di Lisistrata che ci consentirà di riflettere sulle donne, così come accadrà con Manola di Nancy Brilli e con la meravigliosa ed eclettica Paola Turci. Poi la grande Katia Ricciarelli con tanti bravissimi attori in scena e Paola Barale anche lei in scena con una compagnia eccezionale. Una stagione davvero estremamente ricca e varia che sono certa soddisferà il nostro affezionato e preparato pubblico. Vi aspettiamo quindi a Fasano con il ritorno del grande e prestigioso teatro, di cui tanto, nell’ultimo periodo, abbiamo sentito la mancanza».
«La ripresa alla cosiddetta vita normale, dopo una fase fortemente problematica per il mondo della cultura in generale, è fatta di processi che nascono, di iniziative che spezzano una particolare contingenza – aggiunge ancora Roberto Romeo, consigliere di amministrazione del Teatro Pubblico Pugliese -. Per questo la ripresa deve essere determinata, voluta, pensata, diretta, e occorre creare le occasioni per alimentarla. Occasioni, non occasionalità, perché è altrettanto necessario che la ripresa diventi un processo, un processo culturale, dal quale scaturiscano nuovi effetti. E la stagione di un teatro – conclude – è sempre un processo determinato che contribuisce a rimettere a posto il ruolo della cultura e a rendere una comunità più consapevole e con più capacità critica».
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo facendo con l’amministrazione di Fasano e con l’assessorato alla Cultura che ogni anno cerca di innalzare il livello e l’asticella delle sue scelte. Quest’anno a Fasano arriveranno grandissimi nomi che rispecchiano non solo la capacità di elevarsi dell’offerta ma anche la ferma volontà dell’amministrazione di dare un risvolto anche sociale e di formazione nella selezione degli spettacoli da proporre al pubblico» commenta Giulia Delli Santi, dirigente responsabile delle attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese.
Il primo a calcare il palco del Teatro Kennedy il 18 novembre sarà Nino Frassica accompagnato dalla Los Plaggers Band con il loro “Nino Frassica & Los Plaggers Band Show Tour 2000 – 3000”, un’operazione di memoria musicale con un repertorio di oltre cento brani rivisti e corretti in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Il 21 novembre invece toccherà ad Amanda Sandrelli in “Lisistrata” di Aristofane con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e con Lucianna De Falco nel ruolo di Spartana (adattamento e regia di Ugo Chiti) che, attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Ancora una donna salirà sul palco il 5 dicembre. Si tratta di Paola Turci che si racconta in “Mi amerò lo stesso” (regia Paolo Civati) un monologo sincero e divertente che a volte vorrebbe essere un dialogo e in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita. L’11 gennaio andrà in scena “Se devi dire una bugia dilla grossa”, cavallo di battaglia della Ditta Dorelli, Quattrini, Guida, a più di trent’anni dalla prima rappresentazione del 1986, con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini che per la terza volta interpreterà il ruolo della moglie dell’onorevole Natalia. Il 26 gennaio Carolina Rosi, Tony Laudadio e Nicola Di Pinto porteranno in scena “Ditegli sempre di sì” per la regia di Roberto Andò, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Uno lo spettacolo a febbraio, il 9, con Katia Ricciarelli e Fabio Ferrari, Nadia Rinaldi, Claudio Insegno con la partecipazione di Paola Barale, in “Riunione di famiglia”, una commedia dolce e pungente sul delicato rapporto tra madre e figli. Un filo sottile lega i personaggi in un excursus tra passato e presente, recriminazioni e compiacimenti, ed il loro rapporto, ma soprattutto i loro intenti, sono affrontati in una chiave molto divertente. Un mese dopo, il 10 marzo, si torna a teatro con Cesare Bocci e Galatea Ranzi in “Il Figlio”, testo di Florian Zeller che fa parte di una trilogia (Il Padre, la Madre, Il Figlio) i cui testi, tuttavia, non sono collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali. “Il Figlio” è un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire sé stessi e gli altri. Il 22 marzo a Fasano arrivano Nancy Brilli e Chiara Noschese con “Manola” (regia di Leo Muscato) commedia ironica e brillante tratta dall’omonimo best seller di Margaret Mazzantini. In scena due gemelle eterozigote, Ortensia e Anemone, cresciute caratterialmente agli antipodi, ma accomunate da un’esilarante capacità di raccontarsi in una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie. Marzo si conclude con “Il colloquio” di Marco Grossi, testo vincitore del Bando SIAE “Per chi crea” sezione Nuove Opere 2019 in scena il 31 marzo. “Il colloquio” è uno spettacolo che, attraverso lo strumento del paradosso in un testo dal ritmo serrato sostenuto dall’affiatata squadra di attori, racconta un fenomeno reale degenerativo che attraversa le dinamiche sociali proprie del mondo del lavoro: l’aumento della competitività come elemento propulsore di alterazioni emotive e comportamentali. La stagione di prosa del Comune di Fasano si chiude l’11 aprile con Giulio Scarpati, noto al grande pubblico per il ruolo di Lele Martini nella fiction Un medico in famiglia, impegnato nel testo di Carlo Goldoni “Il teatro comico” (adattamento e regia di Eugenio Allegri) che nel 1750 inaugura le 16 commedie nuove scritte per l’impresario Medebach, ed è ancora oggi estremamente attuale nella sua concezione e nella sua vivace articolazione. Esempio di teatro nel teatro.
Info: www.teatropubblicopugliese.it
TEATRO KENNEDY
Stagione di prosa 2022/2023
18 novembre
ArtShow
NINO FRASSICA & Los Plaggers Band Show Tour 2000 – 3000
Nino Frassica, Voce
Ivano Girolamo, Piano e Voce
Natale Pagano, Tastiere
Umberto Bonasera, Chitarra e Voce
Fabrizio Torrisi, Sax
Eugenio Genovese, Basso
Paolo Bonasera, Batteria
Nino Frassica è accompagnato dai Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concerto cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, etc…, fino a crearsi un’atmosfera di complicità e intesa, grazie all’inesauribile vérve comica dell’artista siciliano.
21 novembre
Arca Azzurra
Amanda Sandrelli
LISISTRATA
di Aristofane
con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e con Lucianna De Falco nel ruolo di Spartana.
scene Sergio Mariotti
costumi Giuliana Colzi
luci Marco Messeri
musiche Vanni Cassori
adattamento e regia di UGO CHITI
Lisistrata imperversa da quasi 2500 anni sulla stupidità, l’arroganza, la vanità, la superficialità degli uomini.
Lisistrata ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili.
Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, leperversioni, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti.
5 dicembre
Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners
Paola Turci
MI AMERÒ LO STESSO
di Paola Turci e Alessandra Scotti
regia PAOLO CIVATI
Mi amerò lo stesso” è un monologo che a volte vorrebbe essere un dialogo. Paola Turci si racconta, ma certe volte non è più lei a parlare, ma qualche personaggio che ha incontrato nel corso della sua vita, a cui lei presta solo la voce, a volte ci mostra il punto di vista di sua mamma, personaggio che torna in ogni momento importante, a volte sono protagonisti di un solo momento. Un monologo sincero e divertente in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita. Il racconto della vita di una donna, in cui è facile identificarsi: i suoi desideri e le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro. Il tutto legato da alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora a ogni fase della sua esistenza. Paola Turci si mette a nudo e lo fa con un monologo che porta sul palco uno dei più grandi insegnamenti che la vita le ha regalato: qualunque cosa accada… Mi amerò lo stesso.
11 gennaio
Ginevra Media Production Srl
Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti
con Paola Quattrini
SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA
due atti di Ray Cooney
versione italiana IaiaFiastri
con Nini Salerno, Cristina Fondi, Sebastiano Colla, Sara Adami, Marco Todisco, Ilaria Canalini
con la partecipazione di Paola Barale
regia originale di PIETRO GARINEI
nuova messa in scena di LUIGI RUSSO
un progetto artistico di GIANLUCA RAMAZZOTTI
In ricordo di Pietro Garinei e della ditta Garinei e Giovannini
Riprendere uno spettacolo come Se devi dire una bugia dilla grossa, cavallo di battaglia della Ditta Dorelli, Quattrini, Guida, dopo 30 anni dalla prima rappresentazione del 1986, è come avere in mano una cambiale sicurissima, sia per il pubblico che per i teatri che lo ospitano. La solida struttura comica che caratterizza la commedia, che lo stesso Cooney aveva rappresentato allo Shaftesbury Theatre, che ha poi fatto il giro del mondo e che lo stesso Garinei ha poi portato in scena con enorme successo, è per il nostro mercato un grande ritorno. L’allestimento sarà ispirato a quello originale firmato dalla ditta G&G con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la Hall dell’Albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda ormai nota del Ministro del Governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extraconiugali con un membro femminile del governo dell’opposizione. La versione rinfrescata e attualizzata da IaiaFiastri con un cast eccellente, vede protagonisti Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreterà il ruolo della moglie dell’onorevole Natalia.
26 gennaio
Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, Fondazione Teatro della Toscana
Carolina Rosi, Tony Laudadio, Nicola Di Pinto
DITEGLI SEMPRE DI SÌ
di Eduardo De Filippo
con (in ordine di locandina)
Carolina Rosi, Tony Laudadio, Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola
regia ROBERTO ANDÒ
scene e luci Gianni Carluccio
costumi Francesca Livia Sartori
Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. In Ditegli sempre di sì la pazzia di Michele Murri è vera; infatti, è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?
9 febbraio
Palcoscenico Italiano
Katia Ricciarelli
con Fabio Ferrari, Nadia Rinaldi, Claudio Insegno
RIUNIONE DI FAMIGLIA
di Amanda Sthers e Morgan Spillemaecker
Regia di CLAUDIO INSEGNO
Una commedia deliziosamente atroce! Riunione di famiglia è una commedia dolce e pungente sul delicato rapporto tra madre e figli. Una mamma esplosiva, un’ex artista quasi ottantenne alla resa dei conti con la sua famiglia per stabilire come trascorrerà gli ultimi anni della sua vita. Un filo sottile lega i personaggi in un excursus tra passato e presente, recriminazioni e compiacimenti, ed il loro rapporto, ma soprattutto i loro intenti, sono affrontati in una chiave molto divertente.
Una sera Federico, un imprenditore di successo, riunisce suo fratello Beniamino e sua sorella Fanny poco prima di una cena con la madre: ha seri problemi economici e non è più in grado di mantenere tutta la famiglia. L’unico modo per sopravvivere è sopprimere la madre, diventata ormai insopportabile.
Beniamino e Fanny ridono pensando sia uno scherzo ma realizzano che Federico è molto serio.
I sensi di colpa sono davvero tanti, tuttavia decidono che versare molto sonnifero nel suo cocktail preferito sia la soluzione migliore. Non darà adito a sospetti sulla sua morte.
I giochi hanno inizio, ma i tre figli non hanno fatto i conti con l’esuberanza della madre, la quale, irresistibile e divertente, imprevedibile e piena di energia, gli confida di non aver vissuto a pieno la propria vita per colpa loro. Per questo ora vuole vivere libera da legami, senza limiti e e priva di ogni responsabilità.
Come finirà questo crudele regolamento di conti?
10 marzo
Il Parioli Teatro/ Teatro della Pergola
Cesare Bocci, Galatea Ranzi
IL FIGLIO
di Florian Zeller
Con Giulio Pranno, Marta Gastini
Scene Carlo Di Marino
Costumi Gianluca Sbicca
Traduzione e RegiaPIERO MACCARINELLI
Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia Il Padre, La Madre, Il Figlio testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi-6- e dalle implicazioni umane e sociali.
Mentre nel Padre venivano analizzati i rapporti degli altri in rapporto all’Alzheimer qui Zeller ci conduce sapientemente per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare
La trama inizialmente è semplice. Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna.
Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la sua nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola da tre mesi non ha più frequentato il liceo e secondo lei ha una depressione adolescenziale.
Piero ne parla con Nicola che esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia.
Piero a quel punto decide di cambiare la scuola a Nicola e si dada fare per quanto può per ridare a Nicola il gusto di vivere. La trama è semplice ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso troppo spesso si nasconde.
Sono le prime scene di un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri
La vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente.
22 marzo
Enfiteatro/ Il Parioli Teatro
Nancy Brilli, Chiara Noschese
MANOLA
di Margaret Mazzantini
regia LEO MUSCATO
Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie.
31 marzo
Malalingua
IL COLLOQUIO
con Giuseppe Scoditti, Fabrizio Lombardo, Alessandra Mortelliti, William Volpicella, Valentina Gadaleta, Marco Grossi, Alessandro Anglani e Augusto Masiello.
scene Riccardo Mastrapasqua
organizzazione Marianna De Pinto
luci Claudio De Robertis
di MARCO GROSSI
Testo vincitore del Bando SIAE “Per chi crea” sezione Nuove Opere 2019
Il colloquio è uno spettacolo che, attraverso lo strumento del paradosso in un testo dal ritmo serrato sostenuto dall’affiatata squadra di attori, racconta un fenomeno reale degenerativo che attraversa le dinamiche sociali proprie del mondo del lavoro: l’aumento della competitività come elemento propulsore di alterazioni emotive e comportamentali. L’individualismo forsennato e la necessità ormai ontologica di essere e soprattutto apparire come soggetti vincenti, provoca la distorsione della percezione delle variabili sociali e della dimensione temporale: vincere la competizione qualunque essa sia, affermarsi come professionista e farlo nel minor tempo possibile è una necessità imprescindibile in cui ogni occasione sprecata è un passo che accorcia la distanza dal fallimento e ogni ostacolo al conseguimento del successo è un nemico, antagonista per eccellenza del percorso iniziatico dell’”eroe aziendale”. Questo soggettivismo, citando ZygmuntBauman, ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile creando una società in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità.
11 aprile
PPTV e Teatro Stabile Veneto
Giulio Scarpati
IL TEATRO COMICO
di Carlo Goldoni
adattamento Eugenio Allegri
e con in ordine alfabetico Grazia Capraro, Aristide Genovese, VassilijMangheras, Manuela Massimi, Solimano Pontarollo, Irene Silvestri, Anna Zago
scene e costumi Licia Lucchese
video arte e suono Alessandro Martinello
aiuto regia Alessia Donadio
regia EUGENIO ALLEGRI
Questa commedia, che nel 1750 inaugura le 16 commedie nuove scritte per l’impresario Medebach, è estremamente attuale nella sua concezione e nella sua vivace articolazione. Esempio di teatro nel teatro, in essa affiorano gli intenti della riforma goldoniana insieme a motivi, stereotipi, tormenti e ambizioni della comunità teatrale di ogni tempo. Il Teatro Comico mette in scena una compagnia impegnata nelle prove di uno spettacolo, e mentre si prova, si riflette, si ricerca, ci si accapiglia e ci si ama, si fa fatica e ci si diverte. Perché quell’atto delicato e complesso che è lo spettacolo teatrale, seppur attraverso la sua genesi controversa e laboriosa, resta pur sempre atto semplicemente e immancabilmente gioioso! Atto d’amore, necessario alle comunità, ieri come oggi.
TEATRO KENNEDY
Stagione di prosa 2022/2023
ABBONAMENTO A 10
SPETTACOLI (posto fisso, turno unico) |
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PLATEA 1° SETTORE euro 120,00 | ||||
PLATEA 2° SETTORE | euro 100,00 | |||
PLATEA 2° SETTORE RIDOTTO | euro 70,00 | |||
I PREZZI dei biglietti | ||||
PLATEA 1° SETTORE | euro 20,00 | |||
PLATEA 2° SETTORE | euro 15,00 | |||
PLATEA 2° SETTORE RIDOTTO | euro 10,00 |
Condizioni generali di abbonamento
La tessera di abbonamento non è personale e dovrà essere esibita quale titolo d’ingresso al personale di sala.
Gli abbonamenti ridotti saranno concessi esclusivamente ai giovani under 25 anni e alle persone di oltre 65 anni.
I documenti attestanti il diritto alla riduzione dovranno essere esibiti all’atto della prenotazione e, a richiesta, al personale di sala.
Vendita dei biglietti e degli abbonamenti
Il botteghino del Teatro Kennedy (Via Pepe, 23 tel. 080/4413150 – 329/2110754) sarà aperto tutti i giorni dalle ore 17,30 alle ore 21,00.
Per informazioni rivolgersi anche al Servizio Cultura del Comune di Fasano (tel. 080/4394290 – solo WhatsApp 335/8285813) dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e il giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
I biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente ai giovani under 25 anni e alle persone di oltre 65 anni.
Speciali riduzioni vengono riservate agli Istituti Scolastici.
I biglietti per le singole recite saranno messi in vendita la settimana prima di ogni rappresentazione. È possibile prenotare biglietti telefonando al botteghino del Teatro, ritirandoli almeno un giorno prima della rappresentazione.
Il TPP è accreditato a 18app e Carta del Docente per consentire l’acquisto di abbonamenti e biglietti rispettivamente ai giovani 18enni e ai docenti titolari del bonus.
Orario delle rappresentazioni
porta ore 20,00
sipario ore 20,30
Non sarà consentito l’accesso in sala a spettacolo iniziato.
Il presente programma potrà subire variazioni, indipendenti dalla volontà degli organizzatori, che saranno comunicate tempestivamente secondo gli usi.
Informazioni
Botteghino del Teatro Kennedy
Via Pepe, 23 tel: 080/4413150 – 329/2110754
Servizio Cultura del Comune di Fasano
Tel: 080/4394290 – solo WhatsApp 335/8285813
Teatro Pubblico Pugliese
Via Cardassi, 26 – Bari tel: 080/558.01.95)