La colmata di Capo Bianco, nel porto esterno di Brindisi, era stata realizzata agli inizi degli anni duemila per ospitare il rigassificatore della British Gas. Poi l’opposizione strumentale delle istituzioni locali e la successiva inchiesta giudiziaria trasformarono quell’area in un monumento all’inefficienza ed alle tante opere incompiute presenti nel nostro paese.
Adesso, però, grazie all’Autorità di Sistema Portuale, è stato finalmente disegnato un futuro differente per Capo Bianco. Quella colmata si trasformerà in un sito con banchine funzionali e con grandi aree retroportuali e potrà diventare strategica ai fini dello sviluppo del territorio in quanto riconosciuta “Zona franca doganale interclusa”, peraltro all’interno della ZES adriatica.
Una volta completata (e dopo aver superato incomprensibili opposizioni della solita Amministrazione Comunale) questa infrastruttura potrà ospitare in banchina navi mercantili di grandi dimensioni che a loro volta potranno utilizzare piazzali per oltre 140.000 metri quadri. Il tutto, grazie all’utilizzo dei fondi del PNRR.
Brindisi, insomma, è nelle condizioni di spiccare il volo. Ma avrà bisogno del pieno sostegno del Governo nazionale e di istituzioni locali fattive e lungimiranti.
Per Brindisi, con noi, il futuro è già cominciato!