«Lavorare come bracciante agricola, da sempre precaria, lottando anno dopo anno per potersi garantire almeno 51 giornate lavorative, precarie per antonomasia, ti rende debole sotto ogni punto di vista, personale e familiare.

La frustrazione di raggiungere a breve la pensione, avendo cominciato a 14 anni, ti svilisce e ti mette di fronte ad una nuova fatica: quella di dover sopravvivere con un reddito povero, cercando di quadrare il bilancio familiare, privando me stessa delle stesse cose di cui ci si priva durante la vita lavorativa. Chi ci governa e fa le leggi dovrebbe venire con noi quando lavoriamo con 40 gradi nei campi».

Sono le parole con cui la nostra delegata Flai Cgil dello stabilimento Conserve Italia di Mesagne, Rosetta D’Oria, ha conquistato la platea di Bologna in occasione della grande Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil, dove la Cgil ha lanciato il decalogo delle priorità per lo sviluppo del Paese. 

 

Parole sentite, frutto dell’esperienza di una vita e che impongono una seria riflessione sulla direzione in questo Paese e questa provincia stanno andando e ci dicono chiaramente che c’è un problema tra i problemi da risolvere: la precarizzazione del lavoro, presente in tutti i settori ma in maniera ancora più marcata nel lavoro agricolo dove la sfida diventa sempre più difficile date le condizioni sempre più insostenibili. E che l’aumento dei costi dell’energia stanno aggravando ancora di più.

Nel mercato del lavoro agricolo il posto fisso non è mai esistito, il lavoro è stagionale o addirittura giornaliero. E bisogna mettere in fila faticosamente un giorno dopo l’altro per riuscire a tirare a campare con paghe basse e redditi che vengono erosi sempre di più in questa morsa infernale prodotta dall’aumento dell’inflazione e dallo spaventoso rincaro dei costi dell’energia, che mettono in crisi le aziende e soprattutto i lavoratori.

Come Flai Cgil Brindisi combatteremo sempre il lavoro precario e in quest’ottica siamo perfettamente d’accordo col nostro Segretario generale nazionale Maurizio Landini e con le rivendicazioni scaturite dalla grande Assemblea di Bologna con cui, tra l’altro si chiede di aumentare i salari e difendere i redditi da lavoro e da pensione dall’inflazione, di rafforzare la contrattazione e la riforma del fisco. Ma in primo luogo, come Flai Cgil Brindisi siamo schierati nella lotta alla precarietà, in settori come quello agricolo o della pesca – comparti fondamentali per la nostra economia -, dove questo fenomeno è spinto al massimo. Settori che rischiano di essere travolti se non si interviene con leggi ad hoc per tutelare i salari, integrare il trattamento economico e la cassa integrazione, creando lavoro stabile e mettendo un tetto ai costi dell’energia.

Dice bene la nostra Rosetta D’Oria: Chi ci governa e fa le leggi dovrebbe venire con noi quando lavoriamo con 40 gradi nei campi»