“I docenti che hanno ottenuto l’abilitazione all’insegnamento all’estero sono stati esclusi dalle graduatorie provinciali per le supplenze scolastiche, perdendo così la possibilità di accedere a incarichi di lunga durata e su base annuale.
In contemporanea, l’orientamento del ministero dell’Istruzione sulla stabilizzazione dei precari prevede ancora, anche per i docenti con tre anni di servizio, percorsi di tipo concorsuale piuttosto che percorsi preferenziali di immissione in ruolo, capaci di assorbire il precariato storico. In sostanza, ci sono precari di serie A, che vengono stabilizzati, e decine di migliaia di insegnanti precari di serie B, lasciati nel limbo. Tutto questo è un grave colpo alla qualità dell’insegnamento nel nostro Paese, e, in ultima istanza, un danno per i nostri studenti. Ma non solo: sia sulle supplenze, sia sulla stabilizzazione dei precari, l’Italia viola due direttive Ue. Per questo, ho scritto un’interrogazione alla Commissione europea affinché indichi quali azioni intende attuare per garantire il rispetto della legge. La scuola dovrebbe essere un presidio di legalità, non un luogo dove le norme e i diritti vengono calpestati”. Lo dice l’eurodeputata dei Greens/EFA, Rosa D’Amato.