Avvio della vaccinazione antinfluenzale nella Asl Brindisi
Avviata, anche in provincia di Brindisi, la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2022-2023. I vaccini sono attualmente in distribuzione a cura del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) e ritirati dai Medici e pediatri di famiglia, con i quali è stato sottoscritto un protocollo operativo, nelle sedi degli ambiti territoriali di appartenenza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quali obiettivi primari della vaccinazione la prevenzione delle forme severe di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costi-benefici e costi-efficacia. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta, in ultima analisi, un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze.
In sintonia con le prassi più accreditate in Europa, i principali destinatari del vaccino sono tutti i soggetti a rischio per età o perché affetti da patologie di base che aumentano il rischio di complicanze. In Puglia si punta a raggiungere una copertura vaccinale pari almeno al 75% degli ultra sessantacinquenni e dei gruppi a rischio inclusi tra i livelli essenziali di assistenza.
I vaccini in distribuzione contengono le nuove varianti antigeniche di tipo A e B, A/Darwin/9/2021 (H3N2)-like virus e B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria), che sostituiranno i ceppi A/Cambodia/e0826360/2020 (H3N2)-like virus e B/Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria).
Il vaccino antinfluenzale è comunque raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non presentano controindicazioni. Questi i gruppi che, considerati esposti a rischio, potranno usufruire di vaccinazione gratuita:
- operatori sanitari;
- adulti dai 60 anni di età;
- donne in gravidanza e puerperio;
- persone di tutte le età con patologie di base;
- bambini (tra 6 mesi e 6 anni di età);
- persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, nonché loro familiari e contatti (adulti e bambini);
- addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori;
- persone a contatto con animali potenzialmente trasmettitori di virus influenzali non umani;
- donatori di sangue.
Il vaccino è inoltre obbligatorio per tutti gli operatori sanitari impegnati nei servizi erogati nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale, al fine di “prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività”.
Il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta immune ad altri vaccini, pertanto, vista l’attuale recrudescenza dei casi Covid-19, è fortemente raccomandata la co-somministrazione di tutti i vaccini antinfluenzali con i vaccini contro il Covid-19.
La campagna vaccinale contro l’influenza rappresenta, inoltre, un’occasione per l’offerta, anche in co-somministrazione, delle vaccinazioni anti-pneumococco e/o anti-Herpes Zoster, fortemente raccomandate a tutti i soggetti a rischio per alcune condizioni di salute e a tutti i soggetti a partire dai 65 anni di età, con possibilità di effettuarle anche negli altri periodi dell’anno.
Va ricordato, infine, che la trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.