Sempre più esplosiva la situazione nei Pronto Soccorso degli ospedali della provincia di Brindisi, la mancanza di medici strutturati mette a rischio il servizio.

A nulla sono valsi gli appelli e le richieste rivolte alla direzione generale della Asl e alla Regione Puglia, la mancanza cronica di medici strutturati all’interno dei Pronto Soccorso non garantiste l’efficienza di un servizio dovuto all’utenza. Gli ospedali di Ostuni, Francavilla Fontana e Brindisi sono in affanno da mesi oramai ma nessun provvedimento adottato ha sortito gli effetti sperati. Infatti la strategia di richiamare personale in quiescenza o di impiegare i medici specializzandi si è rivelata fallimentare. Solo alcuni medici, tra l’altro non Ospedalieri, hanno risposto all’appello.   “Dai prossimi mesi- dice il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brindisi, Arturo Oliva- avremo il Pronto Soccorso di Ostuni con un medico in organico, il solo direttore,  quello di Francavilla Fontana con soli due medici ed infine il Perrino di Brindisi con tre medici strutturati. E’ una situazione inaccettabile, qui si rischia l’interruzione del pubblico servizio. Ed il fatto grave è che non si intravedono soluzioni. Non solo, in questa situazione non è neppure possibile contare sul soccorso di medici provenienti da altri reparti, già in affanno, che in quel caso resterebbero scoperti ”. L’Ordine dei Medici più volte ha portato all’attenzione della Asl di Brindisi e della Regione Puglia il problema. Gli stessi sindacati Aaroi-Emac, Federazione Cimo-Fesmed, Anaao-Assomed e Cgil, lo scorso 5 settembre , hanno proclamato lo stato d’agitazione, formalizzato tramite una nota inviata al prefetto di Brindisi, al presidente della Regione Puglia, all’assessore regionale alla Sanità e al direttore generale dell’Asl Brindisi. Una nota con la quale si contestava  “gli ordini di servizio selvaggi distribuiti a pioggia senza alcuna programmazione, nelle more di far fronte proprio alla emergenza dei Pronto Soccorso, che hanno coinvolto ogni sorta di medico, senza criterio e senza alcuna forma di dialogo preventivo”. 

Ora alla luce di questo l’Ordine dei Medici ha deciso di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Brindisi, la dr.ssa Carolina Bellantoni. “E’ superfluo sottolineare- scrive Oliva nella missiva indirizzata al Prefetto- le gravissime ripercussioni sulla qualità delle cure nei confronti della cittadinanza con la concreta possibilità di un’interruzione di pubblico servizio, oltre a minare la stessa sicurezza dei pochissimi professionisti impegnati nei servizi”.