Le Zona Economica Speciale di Brindisi con quasi 640 ettari (quasi tutti collocati in zona industriale ASI) rappresenta un indiscutibile volano per gli investimenti produttivi e creare occupazione reale.
Un credito d’imposta del 45% sugli investimenti in acquisto terreni, capannoni, attrezzature e macchinari, un abbattimento del 50% delle tasse sul reddito d’impresa, una probabile decontribuzione sul costo del lavoro, l”autorizzazione unica del commissario straordinario per tutti i progetti di investimento di qualsiasi natura, una eccezionale semplificazione amministrativa della burocrazia, tutte queste eccezionali agevolazioni rischiano di depotenziare l’appetibilità del nostro territorio se il Comune di Brindisi non adotta in tempi brevi il kit localizzativo con una altrettante aggressiva defiscalizzazione dei tributi locali: TARI, IMU in primis! Porteremo il sindaco Rossi, la sua Giunta e la sua maggioranza a valutare in questa fase un’ azzeramento di questi tributi almeno nella fase di start up dei nuovi investimenti soprattutto quelli al alto valore aggiunto sia dal punto di vista economico che occupazionale! Accampare eventuali criticità ascrivibili al Piano di riequilibrio finanziario sarebbe da irresponsabili (nulla toglie) perché la ricchezza prodotta dai nuovi investimenti con la creazione di nuovi posti di lavoro e la riattivazione delle relative filiere di produzione, servizi e commercio rappresenterebbe di per se un indiscutibile volano per l’intera economia del territorio. Molto banalmente! “.
Massimiliano Oggiano ( Consigliere Comunale Fratelli d’ Italia)