Dalle nuove tecniche chirurgiche nel trattamento delle fratture al ruolo della robotica per l’impianto delle protesi: tutti gli ortopedici e traumatologi di Puglia e Basilicata nei giorni scorsi si sono dati appuntamento a Brindisi per discutere del futuro dell’ortopedia sul territorio.

L’opportunità è stata offerta dal congresso regionale dell’Aploto, l’associazione pugliese e lucana degli ortopedici e traumatologi ospedalieri, organizzato dal direttore dell’Unità operativa complessa di Ortopedia dell’ospedale Perrino di Brindisi, Gianfranco Corina.

“Da questo evento – rileva Corina – scaturiranno nuove linee guida e nuove tecniche che utilizzeremo nelle nostre strutture: per il suo elevato valore scientifico e formativo questo meeting ha rappresentato un motivo di grande orgoglio per la città di Brindisi”.

A palazzo Granafei Nervegna, sede scelta per i lavori congressuali, era presente anche Vincenzo Caiaffa, direttore dell’Uoc di Ortopedia dell’ospedale Di Venere di Bari e presidente nazionale dell’Otodi, l’associazione degli ortopedici d’Italia.

“Abbiamo appena concluso – ha detto Caiaffa – il nostro consueto Trauma meeting nazionale a Riccione al quale hanno partecipato oltre duemila professionisti e siamo impegnati a portare avanti tante altre attività. Abbiamo, ad esempio, organizzato una sperimentazione su alcuni preparati anatomici alla quale hanno contribuito 160 giovani chirurghi ortopedici con una faculty molto importante di 60 colleghi, che ha fatto del nostro lavoro uno degli eventi formativi più rilevanti d’Europa. Andiamo avanti su questa strada: ringraziamo le articolazioni regionali che sono la forza dell’Otodi e speriamo di continuare a lavorare bene come abbiamo fatto nel 2022”.

Mauro Portaluri, direttore dell’Uoc di Ortopedia dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli e presidente regionale dell’Aploto, ha sottolineato, infine, che “eventi come questo hanno una valenza di primissimo piano poiché permettono di tracciare la strada per il futuro. L’Aploto è una realtà ormai consolidata che fa capo, insieme alle altre articolazioni regionali sparse per l’italia, all’organizzazione nazionale dell’Otodi”.