Si è conclusa con buon successo a Mesagne la mostra collettiva d’arte a cura dell’Associazione “Arte-menti creative”, nata ad Oria (BR) nel maggio di quest’anno. Presso le sale espositive del Castello Normanno Svevo di Mesagne

la mostra ha raccolto il favore non solo della cittadinanza locale ma anche di una variegata utenza di ogni estrazione proveniente da molta parte della nostra regione e di tutte le fasce d’età. L’obiettivo di questo evento è stato quello di avvicinare non solo l’utenza all’estetica, all’arte ed alla cultura in senso lato, ma anche la promozione di un incontro fattivo e non solo simbolico nel quale l’artista si pone in condizione di ascolto ed accoglienza dei talenti e della creatività altrui come motore essenziale e precondizione della crescita umana, relazionale, artistica e dello sviluppo della socialità.

Nel logo stesso del sodalizio vi è la sintesi, l’essenza e le linee guida dell’associazione, il motivo ispiratore di ogni sua attività, ovvero “l’amare l’arte, circondandosi di bellezza, l’amare e seguitare a sviluppare i propri progetti, attraverso la creatività”.

La   serata   dell’  inaugurazione, avvenuta  lo scorso 29  settembre,   è stata   presentata   da   Viviana   Ancora    e allietata  musicalmente    dalle   melodie intramontabili   del  musicista   e compositore   Ivano   Barbiero  .

La suggestiva cornice della Gran Sala del Castello di Mesagne ha accolto i visitatori che hanno poi intrapreso un viaggio nell’arte attraversando gli ambienti espositivi veri e propri nei quali 23 artisti tra pittori, scultori, ceramisti, pirografi ed iconografi provenienti da tutta la Puglia hanno dato vita ad un laboratorio di sperimentazione, una visione multiforme del reale, come rielaborato in ambientazioni ed atmosfere a tratti sospese e surreali e per lo più aniconiche. Ventitre le opere in mostra, in rappresentanza di altrettanti artisti dai molteplici stili pittorici, dall’informale psicologico (liberamente ispirato talvolta al “Tachisme” e al Color Field Painting alla Mark Rothko, ma con campiture di colore talora meno nette, intersecantesi e “a sfumare”, sì da aumentarne lavibrazione, oppure alla tecnica del colore armonizzato alla Van Gogh, diremmo, viatico dell’impeto creativo che mira alla liberazione del gesto nel suo incessante processo psicologico di elaborazione emotiva), al figurativo (anche nella sua eclinazione metafisica/epica/surrealista) all’astratto, senza negligerel’opera di scultori, iconografi e ceramisti dal talento non comune, in un mix di contenuti dal sicuro impatto visivo ed emozionale, sintesi di spunti simbolici e narrativi fortemente evocativi e variamente ispirati dalla vita, dalla memoria, dalla storia.

Diverse anche le tecniche esecutive e le scelte dei materiali (stucco e acrilico, resine e colori acrilici, tecniche miste ecc. per i dipinti, tavole in legno,  polistirolo, tela, per i supporti dei dipinti medesimi, bronzo e ceramica per sculture e manufatti, ancora il legno per pirografie ed iconografie).

L’allestimento,  – sobrio ed elegante,  – si è rivelato un (riuscito) servizio all’ opera    artistica in mostra ed alla sua autonomia.

Gli artisti in esposizione: Stefania Calizia, Antonella Calò, Antonio Calò, Antonio Caragli, Davide Chionna, Claudio Colaci, Benedetta Del Monaco, Cosimo D’Elia, Leondina Di Ruberto, Pino Guida, Tiziana Iunco, Giovanni Miale, Mariella Porfido, Remo Rega, Giuseppe Rega, Massimo Ricchiuto, Tiziana Ricco, Alessia Rinaldi, Tiziana Sala, Antonella Selleri, Anna Sturino, Valentina Toscano, Maddalena Trinchera.

L’associazione “Arte-menti creative” di Oria – nella persona della sua  Presidente Stefania Calizia – ha idealmente ringraziato le istituzioni e tutti  coloro i quali in ogni forma abbiano contribuito al successo della  manifestazione, a partire dal direttivo sino agli artisti presenti, ma soprattutto  gli ospiti che ogni giorno, visitando l’esposizione, hanno inteso esprimere il  proprio apprezzamento per la stessa, presagio di positività in questo difficile  periodo, dando appuntamento ad Oria intorno alla metà di novembre, al  convegno di presentazione ufficiale dell’associazione.

Andrea Solimini.