Fissare strategie e metodi affinché le pubbliche amministrazioni e le imprese possano lavorare cooperando, basandosi su una serie di linee programmatiche.
Obiettivo: comprendere le priorità a breve, medio e lungo termine e stabilire una rotta da seguire per uno sviluppo sostenibile, esperienziale, autentico della destinazione turistica. È questo lo smart action plan, il piano di azione per la conservazione, la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale dell’area pilota Terre di Fasano.
Il documento è il risultato di un lungo percorso di partecipazione, realizzato nell’ambito del progetto europeo «Take it Slow», attraverso la costituzione di una Local community of practice (LCP) composta da associazioni culturali, enti pubblici e di ricerca, imprese ed esperti che in diversi cicli di incontri hanno condiviso un percorso di cooperazione per contribuire in maniera pratica alla definizione di obiettivi da raggiungere per il miglioramento dell’offerta turistica delle Terre di Fasano.
I contenuti del piano sono stati presentati ad amministratori e operatori del Turismo da Valerio Palasciano, coordinatore della Consulta cittadina del Turismo e della stessa Local community.
«Lavoriamo ormai costantemente per strutturare sempre meglio l’organizzazione turistica della destinazione Fasano – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. Il piano di azione che abbiamo presentato e condiviso è uno strumento programmatico essenziale per poterlo fare sempre con criterio e lungimiranza. Passi importanti come la costituzione della consulta del turismo e la realizzazione del marchio territoriale Terre di Fasano non sono scelte estemporanee ma fanno parte di una strategia complessiva e a lungo termine che vede molti obiettivi ancora da raggiungere. Se saranno alla nostra portata sarà perché abbiamo fatto del dialogo tra istituzioni e imprese del turismo il nostro assoluto punto di forza».