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PENSIONI FORZE ARMATE. UNARMA: “IL DDL GASPARRI CHIUDE SUL PASSATO, MA QUALI GARANZIE OFFRE PER IL FUTURO?

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“Il disegno di legge depositato nelle ultime ore dal senatore Gasparri in Parlamento a tutela delle pensioni delle Forze Armate e di Polizia rappresenta una sanatoria sul passato, ma non chiarisce le sorti delle pensioni future” – così Unarma, associazione sindacale carabinieri, aderente al Fondo Pre.Si.di, che tutela il sistema pensionistico del
personale del comparto difesa e sicurezza –

“A oggi siamo l’unica categoria lavorativa esclusa da un sistema pensionistico misto: usufruiamo di un sistema contributivo, ma ai militari e alle forze di Polizia manca la previdenza complementare. Per questo fino a oggi ci siamo uniti in un fondo di categoria che tuteli i nostri diritti.
Accogliamo positivamente il ddl Gasparri se aiuta le Forze dell’Ordine a rivendicare solo in parte i contributi di previdenza complementare degli ultimi 26 anni, su cui pendono migliaia di ricorsi, ma non se il provvedimento comporta la deroga dall’avvio della previdenza complementare che ci spetta di diritto, come stabilito dalla legge
124/93 e 234/2021. Chiediamo al Governo e al ministro della Difesa” – prosegue Nicolosi – “che oltre ad aumentare i coefficienti di rivalutazione, al sistema contributivo sia aggiunta anche la previdenza complementare, non prevista oggi dal ddl Gasparri. Riteniamo la scelta messa in campo una strategia per chiudere un capitolo sui contenziosi del passato, senza darci garanzie sulle pensioni future. Il ministro Crosetto ha accennato inoltre nelle ultime ore alla creazione di un sistema di previdenza dedicato al settore: quanto ancora dovremo aspettare per essere tutelati dallo Stato?”.

 


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