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Tariffe RSA. Galante (M5S): “Necessari chiarimenti su nuove tariffe e sulle strutture R1. Non possiamo permettere tariffe non adeguate e rischiare posti di lavoro”

Si è tenuta questa mattina in commissione Sanità l’audizione dell’assessore Rocco Palese sull’aggiornamento delle tariffe regionali per l’assistenza in favore di soggetti non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali, persone affette  da dipendenze patologiche, soggetti in età evolutiva, persone con disturbi dello spettro autistico, persone nella fase terminale della vita, persone cui sono applicate misure di sicurezza.

“Quella dell’aggiornamento delle tariffe per l’assistenza sociosanitaria – ha dichiarato in Commissione il capogruppo del M5S Marco Galante – è una questione che seguiamo dalla scorsa legislatura. A distanza di anni dall’approvazione della legge 9/2017 con cui è stata modificata la disciplina in materia di autorizzazioni e  accreditamenti  delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private, e dei regolamenti attuativi 4 e 5 del 2019, di cui più volte avevamo segnalato le criticità, dalla Regione sono arrivate finalmente notizie importanti. Per il prossimo 25 novembre è previsto un incontro tra le associazioni di categoria dei gestori delle strutture, l’assessore Palese e il Dipartimento Salute per l’esame delle nuove tariffe. Chiediamo già da ora un’audizione per conoscere l’esito dell’incontro che speriamo chiarisca alcuni aspetti su cui più volte avevamo chiesto spiegazioni. L’assessorato ha spiegato che per quanto riguarda le nuove tariffe per l’assistenza ai pazienti disabili si passa dal 50% a carico della Asl e il restante 50% a carico delle famiglie, al 70% a carico della Asl e il 30% per le famiglie, per i non autosufficienti si passa al 50 % la le asl e 50% per le famiglie ma risulta che le tariffe siano inferiori rispetto al passato e questo non garantirebbe la copertura necessaria per mantenere nelle strutture lo stesso numero di operatori sanitari. Serve anche capire se le Asl abbiano emanato le determine con le nuove tariffe stabilite dalla giunta con una delibera dello scorso settembre e se entro la fine di dicembre si riuscirà a completare l’iter per l’accreditamento di tutte le strutture. Una questione ugualmente importante è quella che riguarda le strutture R1, ovvero quelle che si occupano di casi complessi in cui il setting assistenziale è molto alto. È importante capire se per coprire il nuovo fabbisogno si aumenteranno posti nelle strutture esistenti o ogni Asl avrà un R1. Nel secondo caso le RSA  si troverebbero  a non avere più tariffe adeguate a quello che è il personale e questo non lo possiamo permettere.  Per quanto concerne le dipendenze patologiche crediamo sia necessario audire i rappresentanti pugliesi che stanno partecipando alla redazione del piano nazionale per le dipendenze patologiche, elaborato con i contributi forniti nel corso della conferenza nazionale per le dipendenze patologiche,  per capire come intervenire anche nella nostra regione con misure efficaci. Parallelamente rinnoviamo la proposta, già fatta in Commissione, per l’istituzione di una sottocommissione che dovrà servire all’analisi del Piano di Azione Nazionale Dipendenze (PAND) che fa seguito alla VI Conferenza Nazionale sulle dipendenze patologiche. Verificare la determinazione delle tariffe come stabilite dal Regolamento del 2017, su cui siamo in forte ritardo sia a causa della carenza di personale che per la pandemia. Per farlo serve completare le procedure di accreditamento, che porteranno a un nuovo piano del fabbisogno. L’assessore Palese oggi ha annunciato l’istituzione di una sezione dedicata a questo: un passo avanti sicuramente importante, a cui vanno accompagnate campagne di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole”.

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