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BRINDISI.NASCE IL “VERDI GALA”, GRANDI NOMI A TEATRO

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Promo-lancio con ticket € 10 per posti di secondo settore di platea e galleria. Una serata indimenticabile al Verdi di Brindisi – con protagonisti il tenore Fabio Armiliato e il M° Stefano Miceli al piano – dedicata al Teatro e al genio del compositore italiano per eccellenza, simbolo non solo dell’opera lirica nel mondo ma anche di uno spiccato senso di appartenenza nazionale. Appuntamento domenica 18 dicembre con sipario alle ore 20.30.

Una serata dedicata al teatro e al fascino delle sue occasioni. Un concerto lirico con arie e duetti fra i più celebri tratti dalle opere più famose di Giuseppe Verdi, in programma domenica 18 dicembre con inizio alle ore 20.30 nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Biglietti disponibili in botteghino – dal lunedì al venerdìore 11-13 e 16.30-18.30 – e online alla pagina di Vivaticket rebrand.ly/VerdiGala. Fino al 9 dicembre è tuttavia fruibile – solo in botteghino – la promozione “Promo Gala” che consente l’acquisto del biglietto al prezzo di 10 euro per poltrone di secondo settore di platea e galleria. Un “Gala Verdi” nel segno del grande maestro di Busseto e della sua straordinaria musica, che risuona a Brindisi come nei più grandi teatri d’Italia e del mondo. Ma il “Verdi Gala” vuole essere anche un incontro con il teatro e con il piacere di condividere uno spazio della città, dopo un lungo periodo che ha privato la comunità delle voci della scena. La serata è inserita nella stagione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi con la partecipazione di Enel in qualità di main sponsor.

 

Protagonista il tenore Fabio Armiliato, tra i più grandi artisti della scena lirica internazionale, accompagnato al pianoforte dal M° Stefano Miceli, che farà gli onori di casa da presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Al tenore genovese il compito di interpretare la sconfinata potenza emotiva della musica di Verdi. Nella sua carriera Armiliato ha interpretato i ruoli più significativi del repertorio operistico incontrando le luci di prestigiosi palcoscenici come il Metropolitan Opera House di New York, il Covent Garden di Londra, l’Opera de Paris, la Scala di Milano e l’Opera di Vienna. Woody Allen lo ha scelto nel film del 2012 “To Rome with love” con Roberto Benigni e Penélope Cruz. Al Gala dedicato a Verdi parteciperà anche la Fondazione Daniela Dessì, che nel corso della serata consegnerà una borsa di studio a un talento emergente della lirica nell’ambito di un progetto formativo intitolato al soprano scomparso nel 2016, indimenticato riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista.

I maestri Armiliato e Miceli divideranno la scena con tre giovani talenti del belcanto: Andrea Tabili, basso dotato di potenza vocale e pienezza espressiva, Melissa Purnell, soprano di grande temperamento scenico e drammatico, e Giada Venturini, definita “giovane promessa del canto lirico”, un mezzosoprano capace di interpretare Verdi in maniera autentica, con fondi verdiani e una meravigliosa nota superiore. Tutti vincitori di prestigiosi concorsi internazionali lirici.

 

«Abbiamo pensato a una serata di gala dedicata al nostro teatro e al suo valore simbolico, culturale e rituale per la comunità – ha detto il M° Stefano Miceli – e non potevamo non mettere al centro Giuseppe Verdi e la sua opera straordinaria, vista l’attinenza legata al nome. Un fatto inedito per il Verdi, non credo esistano precedenti, ma il teatro apre le porte per entrare di più nello spirito della città, per affermarsi come luogo “collante” nel quale il pubblico aggiunga il piacere dell’incontro al comune rito dello spettacolo. L’iniziativa fa parte dell’idea più complessa di proporre il teatro come un luogo senza confini ma aperto a tutti, un bene che appartiene alla città con il compito di offrire buone domande e di dare consapevolezza e capacità critica agli spettatori. Il presupposto è quello di uno spettatore vivo, partecipe e portato al dialogo e alla riflessione. Il teatro costruisce comunità e il Verdi Gala è una misura di socialità e di bellezza attorno al palcoscenico». 

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