Brindisi vittima sacrificale di un Sindaco “onesto” ma politicamente inetto ed incompetente che utilizza l’”onestismo”, la bandiera arcobaleno della pace, il buonismo e l’ambientalismo fanatico, come stendardi della sinistra (con in testa il PD) “politicamente corretta ma eticamente corrotta”.
L’ennesimo flop elettorale nelle ultime elezioni politiche della sua lista Verdi/Sinistra Italiana che si e’ attestata al 3 % e che fa il paio con l’altro risultato disastroso nelle regionali 2020 dove la lista a sostegno di Emiliano, con candidati di BBC della sua amministrazione, racimola un misero 2 % in Citta, sono la plastica dimostrazione che Rossi rappresenta solo se stesso ed un manipolo di spezzoni di societa’ gratificati da politiche di incarichi e/o iniziative e/o eventi “settari” che vengono fatti passare come eccezionali ed unici. Quando ad un affamato presenti un piatto di ceci scaduti quella pietanza per lui sara’ un prelibatezza stellata! Dopo l’ultima conferenza stampa, condita di falsita’, mezze verita, arroganza, inesattezze ed una cosciente esasperazione ed esternazione di onnipotenza, apprendiamo che il cavaliere rosso sfodera nuovamente l’arma dell’ambientalista duro e puro contro tutto e tutti, dimenticata per quasi quattro anni e mezzo su una decarbonizzazione e transizione urlata a parole ma nei fatti subita che ha portato alla desertificazione del territorio, con aziende che hanno chiuso battenti e con loro centinaia di posti di lavoro in fumo! Millantando un modello di sviluppo che solo lui vede. Per Rossi l’unico modo di amministrare e’ quello di bloccare tutto per non sbagliare, con l’aggravante che il PD ora fa finta di smarcarsi facendo finta di non sapere che la Citta ed i brindisini stanno per recitargli il De Profundis. La responsabilita politica di questo disastro ha un nome e cognome: Partito Democratico, complice consapevole di una gestione a dir poco fallimentare che ha preferito sacrificare la Città “appaltandola” a ben collaudati “comitati d’affari” così diventando terreno di scambio politico rinunciando a fare politica e alle proprie battaglie identitarie (vedasi ad esempio la rinuncia alla sostituzione dell’assessore Borri), sacrificando fantomatiche piattaforme programmatiche sull’altare di posti di potere (vedasi la presidenza dell’ASI ed STP) e di incarichi, sempre più succube di un Sindaco e dei suoi “unti dal signore” lontani anni luce dai reali problemi dei brindisini.
Dott. Massimiliano Oggiano
Capogruppo Fratelli d’Italia