Sono dodici gli appuntamenti del Festival, tutti gratuiti, che offriranno occasioni di riflessione e confronto sui temi della pace e del dialogo fra i popoli del Mediterraneo. 

Un mese ricco di eventi culturali, musicali, teatrali per educare alla pace e alla convivialità delle differenze: 12 appuntamenti tra immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo. Questa è la 4ª edizione del festival Tempeste, presentata ieri sera in una conferenza stampa a Palazzo di Città dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, dall’assessore alla Cultura Cinzia Caroli e dal consigliere comunale Donato Marino, delegato per il Coordinamento dell’accoglienza e la promozione della cultura dell’inclusione e della pace.

«Un Festival che quest’anno – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco Zaccaria – assume un significato particolarmente importante per il suo tema, l’accoglienza e l’integrazione, capisaldi della nostra cultura. Un vivo ringraziamento va all’assessore Cinzia Caroli e al consigliere comunale Donato Marino, che insieme in sinergia con gli uffici Comunali sono riusciti ad organizzare questo ricco e complesso cartellone di eventi». 

Partner del progetto, cofinanziato dal Comune, sono il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, organizzatore della celebre Marcia della Pace Perugia-Assisi, Emergency, Terra! Onlus, la cooperativa Radici Future Produzioni di Bari, la casa editrice La Meridiana, le sezioni fasanesi del Centro italiano femminile, della Croce Rossa italiana e dell’Age, l’associazione Le Nove Muse e l’associazione Amici di Tonio Leone. 

«Questa 4ª edizione del festival Tempeste – dice l’assessore Caroli – è cresciuta tantissimo, non solo dal punto di vista artistico, ma soprattutto dal punto di vista dell’implicazione sociale che ne consegue. Non bisogna avere paura di dire che nel nostro Paese, e non solo, spirano venti drammatici e pericolosi, e che appuntamenti come il festival Tempeste offrono l’opportunità di destarci dal torpore e prendere coscienza rispetto a quelle che sono tematiche forti, attualissime e soprattutto a noi geograficamente vincine, che accadono nel nostro mare, nei nostri porti» 

«Il festival Tempeste vuole essere l’occasione – dichiara il consigliere comunale Marino – per riflettere su temi assai delicati troppo spesso relegati ai margini del dibattito pubblico e del dibattito politico. Viviamo tempi difficili: la guerra ha fatto ingresso nel cuore dell’Europa, aumentano le guerre dimenticate, aumenta il divario fra i tanti Nord e Sud del Mondo, il Mediterraneo continua ad essere un cimitero liquido e sempre meno un mare di salvezza e speranza. In questo scenario c’è l’urgenza di educare, soprattutto a partire dalle comunità locali, alla convivialità delle differenze e alla pace. È una sfida che interpella tutti, nessuno escluso. Anche la politica, che non può ridursi all’amministrazione dell’ordinario e che è chiamata, dunque, a volgere lo sguardo sul Mondo, a scrutare nuovi orizzonti, a tracciare sentieri di speranza per la costruzione di una nuova civiltà».

Questi gli eventi del Festival: primo appuntamento il prossimo 21 novembre al Chiostro dei Minori Osservanti con la mostra fotografica «Through Our Eyes», a cura di Still i Rise, organizzazione internazionale indipendente nata per assicurare istruzione e protezione a minori profughi e vulnerabili. Le foto esposte sono state realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole di Still I Rise e raccontano, da un punto di vista inedito, il campo profughi dell’isola greca di Samos, i campi per sfollati interni del Nord-Ovest della Siria e la baraccopoli di Mathare a Nairobi. Sempre il 21 novembre, al Laboratorio Urbano, ci sarà la presentazione del libro «Mediterranea. Un dialogo» di Dimitri Deliolanes e Leonardo Palmisano. Un dialogo fra due giornalisti, un italiano e un greco, sul Mediterraneo e sul suo ruolo nella geopolitica europea. Sarà presente l’autore Leonardo Palmisano.

Il 23 novembre al Teatro Sociale sarà la volta dello spettacolo di narrazione musicale «Iliade», con Giuseppe Ciciriello e Piero Santoro. Al Laboratorio Urbano, il 28 novembre si svolgerà un laboratorio per bambini (6-10 anni) a cura de La Città incantata dal titolo «La guerra raccontata ai bambini». Ancora due appuntamenti al Teatro Sociale: il 29 novembre con «Pia e Damasco», una riflessione sulle conseguenze che accompagnano le guerre di ogni epoca, spettacolo teatrale prodotto da Il teatro di Emergency con Silvia napoletano e Matteo Palazzo, e il 2 dicembre con lo spettacolo di danza «Plenilunio» a cura della compagnia Equilibrio Dinamico, a cui seguirà la proiezione di un documentario «Storie di un evento straordinario. La Vlora, il volto dell’accoglienza». Sempre al Teatro Sociale, il 3 dicembre, si svolgerà l’incontro con l’On. Pietro Bartolo, autore di «Le stelle di Lampedusa» e «Lacrime di sale», che offrirà la testimonianza della sua attività di medico a Lampedusa. 

Il 5 dicembre un evento imperdibile, il gruppo musicale Lo Stato Sociale si esibirà in uno speciale spettacolo dal titolo «Musica e parole per Mediterranea Saving Humans». Il 7 dicembre sarà la volta dello spettacolo teatrale a cura del’I.I.S.S «da Vinci», «Lucciole e Stelle nel Nero della Notte», mentre il 10 dicembre Annalisa Cervellera si esibirà nel monologo «Malala» a cura dell’associazione Senzaconfine.

Il 15 dicembre al Cinema Teatro Kennedy, toccherà alle scuole fasanesi partecipare alla proiezione del documentario «One Day One Day» di Will Ita, che mostra le vite delle persone all’interno dei ghetti e delle baraccopoli sparse nel nord della Puglia. Sempre il 15 dicembre, si chiude il Festival a Palazzo di Città con la presentazione del libro di Giuliana Sgrena «Donne ingannate».