“Grazie all’intervento della Corte dei Conti, oggi il Consiglio Regionale ha approvato in bilancio la norma grazie a cui in Arif, Agenzia Regionale con personalità giuridica di diritto pubblico, si fa un passo avanti per far sì che non ci siano più differenze nella disciplina contrattuale dei dipendenti.

Un primo passo, ma non basta. Auspicavo una norma più coraggiosa, ma si va nella direzione  di non avere più più dipendenti assunti con contratto pubblico e altri con il contratto di natura privatistica. Da tempo mi batto perché a tutti venga applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto delle funzioni locali. Continuerò a farlo fino a quando non raggiungeremo il risultato.” Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia in merito al disegno di legge sull’Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022 e pluriennale 2022 – 2024.

“Sulla questione ho presentato anche una proposta di legge mai calendarizzata – continua Laricchia –  e numerosi emendamenti per iniziare ad applicare il contratto di diritto pubblico in Arif per le nuove assunzioni e avviare le consultazioni per la trasformazione dei contratti già in essere. Negli anni  ho trovato uno strano ostruzionismo e tante scuse da parte di qualche consigliere particolarmente interessato all’Arif. Le assunzioni nel pubblico si fanno con i concorsi pubblici, in cui si confrontano i candidati a ricoprire determinati ruoli e si scelgono i più idonei a ricoprire quei ruoli. Le regole prevedono anche luoghi e orari di lavoro più definiti, diritti agli straordinari, qualche paletto nel riconoscimento dei rimborsi spese. Se fossi stata ascoltata nella scorsa legislatura, la maggioranza avrebbe evitato di dare il messaggio che la politica inizia a fare cose di buon senso solo dopo l’intervento della magistratura”.