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Brindisi. Visioni d’artista: il viaggio pittorico di Giuseppe D’Elia

Palazzo Granafei-Nervegna, Brindisi
BRINDISI/VISIONI D’ARTISTA
Il viaggio pittorico di Giuseppe D’Elia
dedicato a Brindisi tra identità smarrite e nuove Muse.
Sabato 10 dicembre alle ore 18 l’inaugurazione.

“Fermarsi, ripartire per un altro itinerario, una pennellata, un colpo di spatola, un’immagine ritagliata e il viaggio continua nei luoghi, nella storia, nei ricordi.  Ed è sempre una forte emozione.”
Con queste parole l’artista Giuseppe D’Elia presenta la sua nuova personale di pittura che si inaugura sabato 10 dicembre 2022 alle ore 18 presso Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi.
Pittore brindisino tra i più apprezzati del panorama nazionale D’Elia ci invita ad una nuova tappa del suo viaggio che partito dai paesaggi a tinte pastello, negli anni, attraversando le sperimentazioni più svariate, è giunto ad una cifra matura dove paesaggio e astrazione coincidono ormai in un gesto pittorico inconfondibile.
BRINDISI/VISIONI D’ARTISTA è la sua nuova tappa questa volta dedicata alla città che gli ha dato i natali e dove vive.

Rapporto complesso quello di D’Elia con la sua città come forse lo è per tutti i creativi più irrequieti e che questa volta diventa proprio una collezione di dipinti dedicati alla sua città.
È la prima volta infatti che D’Elia dipinge Brindisi stessa e ne scaturisce una carrellata di angoli, scorci, paesaggi, noti e meno noti, filtrati dalla visione e dal gesto pittorico dell’artista.
L’inaugurazione, al quale la cittadinanza è invitata, sarà sabato 10 alle ore 18 e la presentazione della mostra sarà curata dall’arch Enzo Longo che così ne anticipa lo spirito: “Giuseppe D’Elia, pittore, ha assistito a partire dalla fine degli anni ’50 del Novecento alla graduale scomparsa della “bella Brindisi” cresciuta con i fervori della Bella Epoque e protrattasi fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Di fronte a un panorama desolante ha cercato di trovare una via d’uscita per non cedere al desiderio di fuga dal passato. Negli ultimi anni ha fatto ricorso a immagini che custodiva nel suo bagaglio di ricordi riportandole su tele, su cartoncini, su tavole. Lo ha fatto nei modi e con la tecnica che lo contraddistinguono nel panorama dell’Arte Moderna.  Sono opere che riflettono la perduta identità dei luoghi e della loro storia ma che non diventano in alcun modo il santuario di un amore perduto adibito alla conservazione della memoria ma lo spazio riservato alle Muse Viventi perché possa essere rigenerato il “bello” e con esso la storia dell’uomo.”

La mostra che gode del patrocinio del Comune di Brindisi e la collaborazione dell’Associazione Culturale Porta d’Oriente resterà aperta dal 10 al 18 dicembre 2022 (h 9.00-20.00).
Info 333 7162047

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