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QUARTA (F.I.): “CARTELLE PAZZE ARNEO E TARI: EMILIANO CHIACCHIERONE, CITTADINI SEMPRE PIU’ VESSATI”

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Come spesso accaduto, le promesse di Emiliano se l’è portate via il vento. I brindisini lo sanno bene, dato che pagano una Tari nettamente più alta della media italiana e tra le più salate della Penisola anche a causa dell’atavica mancanza di impianti per il trattamento dei rifiuti, che il governatore non è riuscito neppure a mettere a gara in quasi 8 anni di presidenza. E lo sanno bene anche i proprietari di terreni, che continuano ad essere vessati da cartelle di pagamento emesse dal consorzio di bonifica dell’Arneo a fronte di lavori mal eseguiti o mai realizzati. Nel 2016 Emiliano dichiarava: «Mi trovo per ultimo, come succede nel gioco della spazzola, ma datemi un anno di tempo per rimettere in moto l’Arneo a Brindisi. A Foggia il consorzio lavora bene. Non bisogna però, nel frattempo, sostenere che non bisogna pagare altrimenti si incorre nelle sanzioni. Vero è che non c’è spazio per riempire questi organismi con i trombati della politica». A distanza di sei anni ci ritroviamo i piccoli proprietari terrieri ugualmente vessati (con l’aggravante del difficile periodo storico che stiamo affrontando) ed i trombati della politica ancora a spadroneggiare sulla carcassa dei consorzi di bonifica, carrozzoni che producono perdite inestimabili e incolmabili che annualmente sono costretti a coprire i cittadini. Si tratta della classica fattispecie che va ascritta alla voce “cornuti e mazziati”, con la povera gente che, se non paga questo balzello profondamente ingiusto, si ritrova addirittura i propri veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Un discorso che, tra l’altro, per i piccoli proprietari di terreni diventa oltremodo insostenibile, dato che il ricorso contro tali cartelle pazze ha validità solo per l’anno in corso e l’anno successivo ci si ritroverebbe punto e a capo con la stessa problematica. Ciò, con la beffa che il ricorso, per un proprietario di piccoli appezzamenti, costa più della cartella.

Davanti a questa immane ingiustizia, però, il governo regionale non fa nulla, preferendo tutelare la casta e calpestando il sudore ed i diritti della povera gente.

 

Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi


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