E’ tornata al centro dell’attenzione l’idea progettuale di A2a di realizzare nell’area in cui insiste la dismessa centrali Brindisi Nord, un impianto per il trattamento di posidonia spiaggiata e di materiale ricavato da spazzamento.
Parliamo di ritorno all’attenzione, perché già nel maggio del 2021 Legambiente ebbe modo di esprimersi su tale idea progettuale evidenziandone le criticità connesse al trattamento della posidonia, alla sabbia teoricamente da riportare nei lidi da cui si intende prelevarla e al materiale di spazzamento nel quale è possibile ritrovare rifiuti pericolosi e altri materiali da trattare, quali plastica e vetro.
L’allegata nota del maggio 2021 puntualizza la posizione di Legambiente che non ha avuto come riscontro risposte dai destinatari della stessa e soprattutto l’apertura di quel confronto che si chiedeva, tanto più necessario dopo la firma del protocollo d’intesa fra comune, l’impresa e l’AGER.
Confermiamo l’assoluta disponibilità al dialogo con l’impresa in merito a progetti concernenti le FER, fermo restando quanto già evidenziato nel maggio 2021, con riferimento al trattamento di rifiuti ed alla collocazione di impianti.
L’area occupata dalla dismessa centrale Brindisi nord, altamente impattante sul territorio, è strategica nell’ambito della ZES e della retroportualità e, progetti quali quelli concernenti il rifasamento della rete elettrica e i motori endotermici o quello oggi in discussione, avrebbero meritato e meritano, non ristrette discussioni a livello istituzionale, ma un reale e partecipato confronto sul futuro di un territorio così importante per la città.
Doretto Marinazzo
Presidente circolo “Tonino Di Giulio” Legambiente Brindisi