Lo spettacolo si terrà giovedì 15 dicembre – Chiesa di Sant’Anna in Piazza Orsini del Balzo a Mesagne

La “Santa Allegrezza” è lo spettacolo di parole e musica che narra le leggende e i riti del Natale. Incluso nel programma delle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale di Mesagne – con il contributo del SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione e del DUC “Castrum Medianum” – si svolgerà giovedì 15 dicembre alle ore 20 presso la Chiesa di Sant’Anna, grazie alla collaborazione del parroco della Chiesa Madre don Gianluca Carriero. Ingresso libero.

Ideato da Enza Pagliara nel 2004, lo spettacolo è il risultato di una lunga ricerca: il repertorio trae ispirazione dalle storie e dai canti tramandati attraverso il racconto orale e tramite i documenti custoditi nei libri di illustri e appassionati studiosi di tradizioni popolari. Nel lavoro di recupero, le poesie popolari e d’autore sono state musicate divenendo canti che si alternano ai brani tradizionali. “La Santa Allegrezza” parla la lingua del cuore, dal salentino al siciliano, dal molfettese al tarantino, dal grico all’arbëreshe, proponendo canti, strenne, filastrocche leggende. Antiche melodie vengono introdotte da leggende popolari, mentre la musica fa spazio ai ricordi e il maestro puparo Dario De Micheli crea, sul suo piccolo banco di lavoro, i personaggi che andranno a popolare il presepe. Gli arrangiamenti e l’organizzazione dello spettacolo sono curati da Enza  Pagliara e Dario Muci – voci, chitarra e percussioni – e impreziositi dalla mandola di Gianluca Longo. L’evento ha riscosso in ogni occasione successo di pubblico e di critica, partecipando a numerosi festival a tema natalizio in Italia e all’estero. Ad accompagnare Muci e Pagliara, due tra le voci più̀ intense del Tacco d’Italia, il polistrumentista Gianluca Longo, riconosciuto come uno dei più grandi virtuosi di strumenti a plettro del Mediterraneo.

Prodotto da Nauna Cantieri Musicali, management di Suonitineranti, lo spettacolo si propone di salvaguardare le tradizioni, raccontandole ai più giovani e rinnovando il ricordo ai più anziani in un esercizio artistico che persegue la bellezza della memoria per farne strumento emozionale da affidare alle nuove generazioni.