Mentre a Brindisi ci si avvita attorno a discussioni lunari e si aggiungono problemi inesistenti ai tanti già presenti, con Comune e Soprintendenza che bloccano opere e investimenti richiamando vincoli del Piano paesaggistico territoriale regionale che gli stessi enti, qualche mese e qualche occasione persa dopo, come niente fosse dichiarano insussistenti (un fatto di una gravità estrema!), altrove lavorano per risolvere i problemi e rendere più semplice la vita a chi vuole fare qualcosa per il territorio.
È il caso del Comune di Gallipoli, che ha adeguato il proprio Piano regolatore generale al Pptr, così sottraendo importanti aree del borgo e del litorale agli invadenti e ridondanti vincoli precedentemente imposti in termini di edificabilità, facendo risparmiare ai cittadini tempo e risorse. In pratica, in quelle aree non sarà più necessaria l’approvazione paesaggistica. Un lavoro di cesello fatto di concerto con Soprintendenza e Regione.
Pare di osservare un altro mondo rispetto alla situazione da incubo in cui versa Brindisi, dove l’Amministrazione Rossi non ha mosso un dito per adeguare il vecchio Pug al Pptr, lasciando così aperti fronti problematici sul litorale, in Centro e nella zona industriale. E ci avevano provato a creare anche problemi per gli investimenti in area portuale, ma – dopo un sano, consigliato approfondimento di studio – si sono dovuti arrendere all’evidenza delle leggi. Mentre il Comune non si arrende ancora alle sentenze del Tar che danno ragione ai gestori di stabilimenti balneari, i quali – in barba ai pronunciamenti dei giudici amministrativi – puntualmente si vedono attinti da ordinanze di demolizione di strutture leggere e amovibili.
È davvero questa la Brindisi che meritano i brindisini?
Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi