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BRINDISI.D’Errico:la carenza di personale comunale

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere su una testata locale on line una nota del Gruppo consiliare PD – e dal Circolo di Brindisi “Via XX Settembre n.93” con la quale presentavano una mozione per impegnare l’amministrazione comunale a prevedere  il potenziamento del corpo della polizia locale.

Erano trascorsi pochissimi giorni dalla mia nomina come assessore e consapevole del grave deficit di risorse umane dell’amministrazione comunale proposi un’analisi del “chi fa che cosa” ed una misurazione puntuale del carico di lavoro per una riprogrammazione dell’organizzazione della stessa macchina amministrativa. 

La proposta fu rappresentata al sindaco alla presenza di due dirigenti più anziani. Raccolsi un sorrisino pregno di sarcasmo.

Oggi il PD cittadino ed i suoi consiglieri dopo quasi cinque anni si riprendono da un letargo accondiscendente e complice.

Perché solo ora ci si preoccupa dello svuotamento di risorse umane della polizia municipale costringendo i vigili a impegni straordinari e massacranti come da sempre e più volte lamentato dal Comandante Orefice.

Il PD promuove una mozione come se fosse all’opposizione. 

Resipiscenza tardiva? 

Dove erano i consiglieri? Dov’erano gli assessori di quel partito? Dove i dirigenti?.

Possibile che si sia dovuto attendere cinque anni? Cosa ha impedito di effettuare una programmazione opportuna evitando una lunga ed estenuante emergenza che ha messo in crisi non solo il corpo della polizia municipale ma la macchina amministrativa tutta?

Anche un comune in predissesto come quello di Brindisi ha strumenti a disposizione per far fronte a carenze del personale.

Ieri il segretario del PD cittadino invocava tolleranza (salvo poi correggere il tiro), insieme all’opposizione, per l’eccessiva severità con cui venivano sanzionati gli automobilisti indisciplinati; oggi invece la segreteria si preoccupa che a “rimetterci sono sia i cittadini per bene, rispettosi delle regole e che subiscono le azioni sconsiderate degli incivili, ma anche i pochi agenti che sono costretti a pesanti turni”.

Campagna elettorale? Sta suonando la sveglia dopo un lustro!! 

C’è chi sale sulla batteria MENGA perché qualcuno si ricordi della propria esistenza chi mette il proprio nome sul cartello dei lavori pubblici qualcun altro invece ha il pudore di rimanere in silenzio; che si sa, si fa più bella figura!

Ma il punto non è la tardiva e sterile attenzione al sottodimensionamento del corpo della polizia municipale ma l’insipienza di un’amministrazione incapace di guardare lontano, verso lo sviluppo, ma anche vicino, verso il PNRR.

Come molte amministrazioni anche il Comune di Brindisi è destinatario di fondi del PNRR. 

Ma come si accennava prima un Comune come quello di Brindisi, con un organico sottodimensionato tanto da essere costretto pietire la collaborazione gratuita di dipendenti ormai andati in pensione, non può permettersi di non programmare per tempo. 

Il PNRR non è una novità di ieri; si conoscevano i tempi, stringenti e cadenzati, e gli  ingenti importi. Ma la risposta dell’ amministrazione come al solito inadeguata e nella migliore delle ipotesi tardiva.

Era noto che la nostra amministrazione ha perso negli ultimi anni personale qualificato. 

E se è vero che il PNRR prevede la possibilità di effettuare assunzioni a termine, è anche vero il rischio di perdere i finanziamenti non solo legato all’enorme ritardo ma anche al fatto che si rischia di attirare professionisti alle prime armi e con scarse competenze ed esperienze o che non hanno interesse ad investire il proprio tempo in un percorso professionale dal futuro incerto.

Quindi ancora una volta siamo in ritardo; ancora una volta questa classe politica dimostra la propria inadeguatezza rispetto ai compiti complessi la cui soluzione non è negli annunci, non è in qualche premio pagato a caro prezzo, non è nella propaganda.

 

Cristiano D’Errico 

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