Comitato spontaneo di rilevanza sociale e riqualificazione urbana, abitanti di Brindisi.No alla pista ciclabile.Raccolta firme
I sottoscritti cittadini di Brindisi,
preso atto della volontà dell’amministrazione comunale di voler realizzare una pista ciclabile che, partendo da viale P. Togliatti e proseguendo su viale A. Moro, arriverà in via Torpisana, attraversandola, per poi giungere nel centro storico.
Considerato che la creazione della pista ciclabile comporterà l’eliminazione di una corsia di marcia per le auto, riducendo un viale ad alta percorribilità come viale A. Moro in un budello ad una sola corsia.
Tenuto conto che lo stesso viale è percorso giornalmente da decine di mezzi pubblici di enormi dimensioni, e che gli stessi effettuano diverse fermare lungo il tragitto.
Tenuto inoltre conto che dietro a detti autobus si creerà una lunga teoria di auto incolonnate da e per il centro, che dovranno sostare ad ogni fermata, e che lo stesso dicasi per eventuali mezzi di soccorso o delle forze dell’ordine che in caso di intervento rimarranno imbottigliati nel traffico.
Considerato ulteriormente che a Brindisi non vi è una “cultura della bici”, mezzo scelto per le passeggiate domenicali, e non come mezzo di locomozione, e che sarebbe oltremodo disagevole recarsi in bici a portare i figli a scuola, fare la spesa, andare a lavoro, ecc. e quand’anche questo avvenga in altre città, ci si è arrivati col tempo e con le buone prassi, non con forzature inaccettabili.
Convinti che la gente vada educata all’uso di mezzi alternativi, e che l’imposizione è invece tipica dei regimi non democratici.
Alla luce delle recenti diatribe con la ditta che avrebbe dovuto realizzare i lavori, fermi da mesi, e la volontà dell’amministrazione di revocare l’appalto per assegnare alla prima dei non aggiudicatari, con seri rischi di contenziosi davanti al tar che durerebbero mesi, e consci che non bisogna recarsi lontano, ma basterebbe guardare cosa avviene nella vicina Lecce, dove le corsie per le bici vengono tracciate sui marciapiedi delle strade più grandi e non si riduce la viabilità con conseguente aumento di traffico e smog, fanno voti affinchè il sindaco e la giunta rivedano la loro decisione, revochino l’appalto in parola, e di concerto con ufficio traffico e polizia locale individuino le strade provviste di larghi marciapiedi ( viale commenda su tutti) dove poter tracciare le corsie preferenziali per bici e monopattini, senza arrecare danni alla viabilità, di per se già sofferente.
Noi dal canto nostro abbiamo già iniziato una raccolta di firme che consegneremo tra pochi giorni a palazzo di città.