Il Sindacato Cobas ha svolto questa mattina, mercoledì 25 Gennaio, il sit in contro le decisioni del Comune di Brindisi di far pagare alle famiglie interessate rette esose e insostenibili per ricevere l’assistenza domiciliare, per chiedere conto ad atteggiamenti sembra poco corretti nei confronti dei lavoratori da parte  del dirigente dei servizi sociali.

Questa situazione sembra aver provocato  l’intervento della Guardia di Finanza che ha visitato in questi giorni gli uffici dei servizi sociali .

Il Cobas continua ad insistere con lo stato di agitazione dei lavoratori interessati e chiede alle famiglie interessate di fare fronte comune contro le assurde richieste del Comune di Brindisi.

Questa situazione ha provocato una fuga dal servizio delle famiglie interessate dalla assistenza domiciliare, sia per mancanza di soldi delle stesse famiglie  oppure optando per scelte alternative.

Tutto ciò  ha provocato di riflesso un grave danno alle lavoratrici  creando  un grave  abbassamento delle ore , già poche prima di questa situazione e con salari da fame .

Il Cobas sostiene ,fin dai grandi tagli alla assistenza domiciliare del dicembre 2019 con il voto al piano di predissesto economico del comune di Brindisi , che l’assistenza è un diritto costituzionale che non può essere soppresso né limitato.

La cosa peggiore è che le richieste di incontro cercate dal Cobas con il Consorzio ,l’unione dei comuni di Brindisi e San Vito, cadono nel vuoto.

Ma abbiamo la testa dura e continueremo con la protesta.

 

Per il Cobas Cosimo Quaranta